Gli echi delle meravigliose manifestazioni - organizzate dalla tifoseria e dal Comune - per il Centenario della Bersagliera non si sono ancora sopiti. E sulla scia tutta colorata di granata che ancora inonda le strade di Salerno e gli occhi dei salernitani, arriva un'altra giornata piena di ricordi e di emozioni: il 22 giugno. Già, perché - per quei 2 o 3 che non lo sanno - questa data è sinonimo di due emozioni indelebili nella centenaria storia della Bersagliera. Ma andiamo con ordine. Domenica 22 giugno 1947, 34/a e ultima giornata del girone C di Serie B 1946/1947. Prima del fischio iniziale degli ultimi 90 minuti della stagione la classifica recita: Salernitana in testa con 42 punti, Ternana seconda con 41 punti. In Serie A sale solo la prima. I granata del presidente Mattioli e del tecnico Giuseppe Viani, detto Gipo, ricevono al "Comunale" di Via Nizza (l'impianto sarebbe diventato il "Donato Vestuti" sito in Piazza Casalbore solamente nel 1952) un Palermo già salvo. La Ternana è invece in trasferta...una ventina di chilometri più a nord, a Scafati contro la Scafatese. La tensione, nell'impianto salernitano stracolmo dentro e fuori con i più temerari assiepati sui muretti esterni, è palpabile. Fortunatamente, però, "Tutto il Calcio minuto per minuto" è ancora un'idea lontana, i collegamenti telefonici in una rete che sta ripartendo piano piano dopo i disastri del conflitto mondiale sono rari, quindi non vi è modo di conoscere il risultato di Scafati. Ci si deve concentrare solo sul campo. E sul campo, con la maglia granata numero 9, vi è il "Figlio del Gol". Vincenzino Margiotta, trentenne attaccante agropolese, al 28' e al 35' realizza l'uno-due che vale la vittoria per 2-0 sui siciliani. La ripresa è un lungo conto alla rovescia e al triplice fischio finale, pacifica invasione di campo della tifoseria granata. L'Unione Sportiva Salernitana è per la prima volta in Serie A. Un'emozione che i sostenitori della Bersagliera torneranno a vivere di 22 giugno esattamente 47 anni dopo la prima volta. Mercoledì 22 giugno 1994, ore 16, stadio "San Paolo" di Napoli. L'impianto di Fuorigrotta è teatro della prima finale playoff di Serie C1 girone B della storia. Salernitana e Juve Stabia si contendono la seconda moneta per la cadetteria dopo che la prima se l'è aggiudicata il Perugia. Ad accompagnare i granata di Delio Rossi vi sono più di quindicimila tifosi della Salernitana, che invadono l'autostrada Salerno-Napoli e, a causa del traffico, arrivano allo stadio a primo tempo già cominciato. Sarà anche per questo che i calciatori "aspettano". Il primo tempo finisce 0-0 ma nella ripresa, complici anche le tre espulsioni tra le file delle Vespe di Incarbona, ex di turno, Onorato e Italia, la Salernitana straripa. Come 47 anni prima, avviene una doppietta. La mette a referto Francesco "Ciccio" Tudisco, di professione centrocampista ma quel giorno in versione goleador. E anche la rete del decisivo 3-0 la mette a segno un mediano, Roberto Breda, colui che qualche anno dopo sarebbe diventato per tutti...il Capitano. Così la Salernitana torna in Serie B ai danni della Juve Stabia allenata dal salernitanissimo Roberto Chiancone (che nella festa del 19 giugno a Piazza della Concordia ha ricordato di come anche lui abbia "contribuito" a far vincere un torneo alla Salernitana). Ecco perché il 22 giugno può essere a tutti gli effetti considerato una sorta di "appendice" del 19 giugno. E quest'anno, per ovvi motivi, il ricordo è ancora più emozionante. La storic...A e la B...ella...e chi se le dimentica? Formazione tipo Salernitana 1946/1947: Rega, Buzzegoli, Pastori, Benedetti, Iacovazzo, Dagianti, Colaneri, Valese, Margiotta, Vaschetto, Onorato. All.: Viani Presidente: Mattioli Formazione tipo Salernitana 1993/1994: Chimenti, Grimaudo, Tosto (Facci), Breda, Circati, Fresi, Ricchetti, Tudisco, Pisano, Strada, De Silvestro. All.: Rossi