Mezzaroma: "Gli interessi dei singoli prevalgono sui collettivi, puntiamo a riprendere a giocare. Su Ventura..."
Momento di stand-by per le squadre italiane. In attesa del placet definitivo da parte degli organi competenti, le società di calcio stanno lavorando per trovare un compromesso in vista del futuro. A intervenire sulla delicata questione è stato il co-Patron della Salernitana, Marco Mezzaroma, durante la trasmissione #SpecialeCoronaVirus in onda tutti i giorni su Canale Seitv.
Sulla ripresa degli allenamenti: "I primi di maggio potrebbe essere una data probabile, però sicuramente bisogna aspettare l'evolversi dei provvedimenti a livello governativo. In base a quelli, poi il mondo sportivo e il calcio in particolare potranno fare le valutazioni e adeguarsi. L'ultimo decreto di lockdown ha un termine che è quello del 4 maggio. È ipotizzabile che dopo quella data si possa ricominciare l'attività degli allenamenti. Ripeto, sono ipotesi: aspettiamo quello che succederà e cosa deciderà chi ha il potere di farlo".
Sul disaccordo per la ripresa: "È possibile che gli interessi dei singoli prevalgano su quelli collettivi. È inutile girarci intorno. Basta anche quando leggo alcune campagne di giornali che sono di proprietà di alcuni presidenti. A me va bene tutto, è tutto legittimo e assolutamente comprensibile. Il tema è non facciamo finta di tenere alla salute pubblica. Ci sarà anche questa motivazione, non lo escludo assolutamente. Il presidente Cellino è un mio amico e opera in una zona che è stata devastata dal virus però è umano che ognuno faccia i calcoli a casa propria. Le dichiarazioni di Spinelli? Non mi scandalizzo, non m'indigno. È comprensibile, ognuno fa le proprie valutazioni. Alla fine non siamo noi che decidiamo, quindi possiamo prendere atto di decisioni che vengono prese a livello politico".
Sulla posizione della Salernitana: "Sarebbe meglio riprendere a giocare, finire il campionato. Detto questo, le mie sono parole che valgono come quelle di chiunque altro. La verità è che in base a quello che deciderà il governo si potrà prospettare scenari a livello temporale e vedremo quello che si riuscirà e potrà fare".
Sull'ipotesi porte chiuse a livello economico: "Sarò troppo pessimista, la vedo nera in prospettiva perché mi sembra che non vengano ben comprese le difficoltà che vive e vivrà il mondo del calcio. La nostra è sempre considerata un mondo privilegiato, di presidenti ricchissimi e stupidi a cui piace buttare i soldi. Non è così, è un comparto economico che produce valore come tanti altri in Italia e che soffre tanto e non sta avendo il sostegno economico che meriterebbe. Abbiamo avanzato alcune proposte al governo che avevano impatto 0, che non prevedevano uscite dallo Stato bensì percentuali su futuri ricavi. Non sono state accolte, ne prendo atto però se non cambierà qualcosa prevedo grossissime difficoltà. Ci sarà una frenata nell'economia mondiale e in Italia in particolare. Con l'ipotesi porte chiuse ci saranno meno ricavi da botteghino e una brusca frenata per quanto riguarda investimenti, sponsorizzazioni e quant'altro. Ne dobbiamo prendere atto e dovremmo uscirne da soli".
Su un ridimensionamento degli ingaggi: "Con il buonsenso, dovrebbe accadere. Purtroppo è merce rara di questi tempi, auspico e mi son fatto promotore negli ultimi incontri in Lega di B e sto portando avanti il fatto di reintrodurre un tetto salariale molto rigido, molto esigente per ridurre i costi prospettici. Speriamo che venga preso in considerazione e approvato. Ripeto, alcune volte rimango perplesso dalle dinamiche che si stanno prendendo. Occorre lavorare e basta".
Su Ventura ancora a Salerno il prossimo anno: "Non vedo perché no? I matrimoni si fanno in due, ho sentito il mister pochi giorni fa e l'ho trovato molto carico e voglioso di riprendere quanto prima l'attività e questo mi ha fatto molto piacere. Non avevo dubbi che fosse così. Se mi dirà in quale mondo disputeremo il prossimo campionato, non so dirglielo. Sono fiducioso".
Salernitana in ritiro a maggio? "Sarà un modus operandi comune a tutte le società, ormai i calciatori sono fermi da più di un mese e passerà ancora un altro mese. C'è bisogno di un periodo in cui devono fare un richiamo importante per poi affrontare quello che sarà un nuovo torneo perché ripartiremo tutti dallo stesso livello, con gli stessi problemi ed incognite. Vediamo che succede. Facciamo un passo alla volta, è la cosa migliore da fare in questo momento".