Riscattare la deludente quanto anonima stagione scorsa. È questo l'obbligo della Salernitana. Invertire completamente il trend dell'annata precedente e regalare alla piazza un campionato da protagonisti. Non necessariamente ai vertici della classifica per una promozione diretta. Sebbene il sogno sia coltivato. Come lecito che sia per un ambiente che mastica calcio ogni giorno. Ma la tifoseria si attende un percorso decoroso e accettabile. A ridosso delle grandi e delle favorite del torneo. L'organico costruito dalla società è importante, mancano due pedine che avrebbero potuto porre la Bersagliera al pari delle probabili vincitrici. Ma Gian Piero Ventura può ritenersi soddisfatto del lavoro svolto dalla proprietà per quanto concerne gli elementi in entrata nel corso della finestra estiva di calciomercato. Una rivoluzione che ha interessato diversi reparti. E, in maniera particolare, le fasce. La corsia destra è il sinonimo di rinascita per i granata. La zona laterale è stata migliorata, il passaggio da profili difensivi a interpreti prettamente offensivi è un chiaro segnale. Una dimostrazione chiara, lampante. Il tecnico ligure gestirà elementi abili nel controllo e nella conduzioni del pallone. Da Emanuele Cicerelli a Cristiano Lombardi. Il primo, quasi a sorpresa, è diventato il titolare fisso in quella particolare area del campo; il secondo, fermo ai box per un infortunio, non è stato finora convocato dall'allenatore ma l'esordio non è lontano dalla concretizzazione. Entrambi, molto proiettati al gioco in attacco e alla spinta costante, sono stati catechizzati da Ventura che non disdegna il lavoro in fase di ripiegamento. L'esperienza a Foggia per il nativo di San Giovanni Rotondo e la parentesi in Laguna per il laziale sono state utili nella crescita. Non solo gol, assist ed estro nella manovra avanzata. Tanto lavoro in contenimento e in aiuto ai compagni in difesa. Due frecce nell'arco di Ventura pronte ad essere scoccate. Con un jolly nella manica da sfruttare: Alessio Cerci.