Capezzi: "Abbiamo capito gli errori commessi con la Spal, Cremonese ottima squadra. Castori vive di calcio, su Ventura..."
Appuntamento con la Cremonese. La Salernitana lavora in vista del prossimo impegno in campionato. Archiviato il ko sul campo della SPAL, gli uomini di Fabrizio Castori si proiettano alla chiamata casalinga: allo stadio Arechi arrivano i grigiorossi. A parlare degli avversari e del momento della squadra è Leonardo Capezzi che, attraverso le colonne de Il Mattino, ha dichiarato: “Ci aspetta un bel filotto di partite in cui sarà indispensabile essere al meglio delle energie fisiche e mentali per poterlo affrontare nel migliore dei modi. Ci saranno 10 partite da giocare in pochi giorni e 30 punti a disposizione. Siamo in una fase importante, ma non ancora determinante. Comunque poi mancherà ancora tanto alla fine e la B insegna che le cose possono cambiare. La classifica è ancora molto corta. L’obiettivo è quello di prendere più punti è possibile per rimanere nelle posizioni di vertice. Vincere poi ti dà consapevolezza e mentalità”.
Sulla sconfitta di Ferrara: “La nostra prova non è stata certo delle migliori, tra l’altro contro una squadra di valore assoluto. Ci può stare un passo falso a Ferrara, l’importante è che sia servito di lezione. Ed è servito: abbiamo lavorato tantissimo e benissimo nella sosta. Abbiamo capito gli errori, metabolizzato gli insegnamenti dell’allenatore. Cremonese? Lunedì la Salernitana dovrà pensare a fare la Salernitana a prescindere da chi affronta. Dobbiamo giocare sempre contro noi stessi, affrontando il match al meglio. Non sarà affatto semplice e non illuda la classifica: la Cremonese è un’ottima squadra”.
Sugli obiettivi stagionali: “I valori sono di una squadra importante: siamo partiti bene, ma dobbiamo continuare su questa strada. Guai fare calcoli, bisogna massimizzare i punti ogni partita. Poi da marzo potremmo alzare la testa e vedere un po’ dove siamo”.
Sulla piazza: “Salerno è una piazza bellissima, calda e con tanta passione. Sono al secondo anno in granata e mi ricorda che al mio secondo anno in B, a Crotone, abbiamo fatto un miracolo: dovevamo salvarci e invece siamo andati in Serie A. Chissà che non sia di buon auspicio con i granata. Sarebbe eccezionale”.
Su Ventura: “Non nego che speravo e mi auguravo di giocare di più la scorsa stagione. Probabilmente Ventura ha visto o pensava che ci fosse qualcosa che non andava in me. Castori? Incarna lo spirito della squadra. È un lavoratore, un allenatore di campo che sa di calcio e vive di calcio. Reggiana? Non so cosa aspettarmi. Ho seguito la vicenda e penso che noi abbiamo fatto quello che si doveva fare. Vediamo cosa dice il giudice sportivo”.