Riscatto granata contro un Ascoli in piena crisi di nervi e risultati. Al Del Duca, dopo settimane di noia e abulia, la Salernitana mette a segno 4 reti e si imponendosi in una gara folle e nervosa.
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La prima freccia dell'Arciere - è tornato titolare dopo 10 mesi e non ha tradito. Emanuele Calaiò ha timbrato subito il cartellino e rimesso in corsa la Salernitana dopo l'inizio shock. Da Ascoli ad Ascoli per il centravanti siciliano: il suo ultimo gol era infatti arrivato, il 16 aprile dello scorso anno, proprio nel capoluogo marchigiano con la maglia del Parma. Non solo gol, ma anche tanti movimenti da prima punta vera, utili a mettere nelle migliori condizioni il compagno di reparto Jallow e il trequartista Mazzarani. Non ha dimenticato come si fa.
Finalmente Jallow - dopo una serie di prestazioni negative, Lamin Jallow ha ritrovato la via della rete e maggiore incisività. Proposto nel ruolo più congeniale di seconda punta, il gambiano ha impresso il suo marchio sulla gara come praticamente mai aveva fatto in stagione: 2 reti e tante iniziative pericolose. Manca ancora qualcosa nelle scelte e deve dialogare maggiormente coi compagni, ma la strada - finalmente - sembra quella giusta.
Il trequartista che non ti aspetti - dopo aver provato a più riprese i due Anderson alle spalle di un'unica punta, Gregucci - complice l'indisponibilità del talentino classe '99 - nel ruolo di trequartista ha rilanciato Mazzarani. E l'ex Modena e Catania, dopo un periodo ai margini, non si è fatto trovare impreparato, confermando di poter essere una risorsa importante. Menzioni d'onore anche per gli esterni Casasola e Lopez, autentici spauracchi per gli svagati difensori avversari.
FLOP
Approcci difficili - terzo minuto del primo e del secondo tempo. Le due reti subite dalla Salernitana sono arrivate nelle prime battute delle due frazioni di gioco, con la seconda che ha complicato una gara che sembrava indirizzata. Due partenze ad handicap che, per una volta, non hanno inciso negativamente sull'esito del match, ma che sarebbe meglio evitare nel prossimo futuro.
Vuletich: freddezza cercasi - in una partita che ha sorriso alle due punte titolari, è il subentrato Vuletich a non aver impressionato. L'argentino, sempre encomiabile per impegno e dedizione alla causa, ha sprecato due ghiotte occasioni che avrebbero potuto chiudere la partita prima dello slalom speciale di Jallow. Anche in questo caso, errori che non hanno pregiudicato il buon esito della gara del Del Duca, ma che un centravanti - specie in situazioni di punteggio ancora in bilico - non dovrebbe commettere.