Decidere di non decidere, fare tanto per farlo: la Salernitana dopo anni di allenamenti rigorosamente a porte chiuse, volti a nascondere il "nulla" tecnico-tattico palesato da quattro anni a questa parte, improvvisamente, ha "svoltato" verso un "radicale" cambiamento, ma solo a cose fatte ed a campionato già definito. Dopo un anno passato a chiudersi a riccio con le conferenze stampa pre-partita che costituiscono un evento raro a Salerno alla stregua delle sterili ed inutile parole (quando pronunciate) dei post partita dedicati soltanto agli "esclusivisti",  la società granata decide di aprirsi (verso tutti?), schiudendo le porte degli allenamenti ai tifosi, lasciando in tal modo i giocatori al centro dell'attenzione di eventuali contestazioni. La Salernitana continua in tal modo a nascondersi, mettendo il carro dei giocatori davanti ai buoi, gli unici a non essere responsabili di clamorosi e continui errori tecnico-tattici commessi da chi da quattro anni a questa parte con la complicità di Lotito-Mezzaroma allestisce formazioni senza nè capo nè coda. Improvvisamente si aprono le porte e si ricomincia a parlare... probabilmente della solita e ritrita storiella dei play-off non raggiunti nonostante gli investimenti profusi. Si aprono le porte, ma la speranza è che a Salerno si liberino i cervelli (quelli rimasti ancora chiusi) per comprendere le differenti sfaccettature di un giochino ormai diventato stantio persino agli occhi di un bambino...