Fabiani: "Siamo lì a giocarci un posto, è un obbligo per i tifosi e per noi stessi"
Prima frazione di gioco conclusasi sul punteggio di 1-1 tra il Pordenone e la Salernitana: alla rete su penalty di Burrai ha risposto la trasformazione dagli undici metri di Di Tacchio. Intervistato dai microfoni di Rai Sport, il direttore sportivo Angelo Fabiani ha rilasciato alcune battute.
Un bilancio sulla stagione: "Potevamo fare sicuramente qualcosina di più, questo Covid ha alterato gli equilibri fino al momento del lockdown. Abbiamo lasciato qualche punto per strada, credo che 51 punti non sono pochi visto le squadre che ci precedono. Per cui siamo lì, a giocarci un posto al sole e speriamo di riuscirci per togliere qualche soddisfazione ai tifosi che devono seguire tutte le gare da casa. È un obbligo che abbiamo nei confronti dei nostri tifosi, della città e di noi stessi".
Sulla ripresa: "Non so se siamo tornati meglio o peggio delle altre, le difficoltà le abbiamo incontrate così come le altre squadre. Questo non è un alibi nella maniera più assoluta, se si perde il filo conduttore fai fatica a ritrovarlo. L'esempio è la Serie A, il Milan sembrava stentare e ora sta facendo questo finale di campionato. Ci può essere stata qualche ripercussione ma è valsa per la Salernitana e per le altre squadra".
Sulla nota positiva: "Siamo la seconda squadra come giovani in rosa, abbiamo puntato su giovani sconosciuti come Gondo che era al Rieti o Maistro che dalla C si è affacciato alle porte dell'Under 21. Abbiamo valorizzato tanti elementi e direi che questo è qualcosa di importante e positivo, un lavoro svolto anche da Ventura. Ci manca il fatto di dover entrare nei playoff e poi possiamo dire di aver fatto qualcosa di buono".