Figc, Nanni: Riapertura graduale degli stadi da ottobre
A due settimane dall’inizio del campionato sono ancora tante le incertezze che riguardano il mondo del calcio, soprattutto dopo l’aumento del numero dei positivi al Covid registrato nelle ultime settimane, che ha coinvolto anche calciatori di massima serie e del campionato cadetto oltre a dirigenti di alcune squadre e in ultimo il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis.
Ciò che interessa maggiormente i tifosi, da nord a sud, è però senza dubbio la riapertura degli impianti sportivi.
A tal proposito, intervenendo su Radio Bianconera, il medico sociale del Bologna, nonché membro del comitato medico della Figc, Gianni Nenni, ha parlato di una possibile riapertura degli stadi già dal prossimo mese ma solo in maniera graduale: “Il dpcm dovrebbe finire verso la metà di ottobre, ce ne sarà uno nuovo che speriamo possa dare la possibilità di avere più libertà a livello di impianti sportivi e poter avere una capienza seppur limitata ammettendo i tifosi”.
Mentre per una riapertura completa il discorso slitterebbe al nuovo anno: “Con tutto il pubblico è presto, andremo certamente al prossimo anno, ma una capienza limitata secondo me si può prendere in considerazione. L’auspicio è che si possa ricominciare a riaprire gli impianti anche a breve, chiaro che dipenderà anche delle misure di sicurezza che le società riusciranno a garantire”.
Le principali criticità riguardano soprattutto gli assembramenti che verrebbero a crearsi ai varchi: “È chiaro che il problema è all’ingresso, devi garantire che non ci siano assembramenti, garantire il distanziamento dei tifosi. È chiaro che se hai dato l’ok per riaprire le discoteche, creando qualche problema, puoi pensare anche di riaprire gli stadi. Lo stadio è anche un luogo all’aperto, quindi non credo ci saranno grossi problemi. Serve un atteggiamento responsabile da parte di tutti, a partire dai tifosi, dalle società, dai trasporti pubblici che dovranno aiutare in questa impresa. Se ci si siede attorno a un tavolo in poco tempo si riesce a trovare un accordo per la capienza limitata”.