Iervolino rompe il silenzio: "Io ci sono, nessun rimpianto. Tutti uniti per la salvezza"
Il presidente granata a tutto campo nel podcast "Vianema"

Dopo mesi di silenzio, Danilo Iervolino ha scelto di tornare a parlare. Il patron della Salernitana è stato ospite del podcast ufficiale Vianema, condotto dal capo ufficio stampa granata, Alfonso Maria Avagliano, e ha affrontato con franchezza tutte le tematiche che hanno accompagnato il suo percorso da presidente. Un'intervista a cuore aperto, in cui ha chiarito la sua posizione sulla gestione societaria, il rapporto con i tifosi, gli errori del passato e l'obiettivo salvezza.
L'amarezza delle ultime stagioni e il legame con i tifosi
Iervolino ha iniziato il suo intervento riconoscendo l’amarezza della piazza, ferita dalle ultime stagioni complicate:
"Capisco i tifosi, abbiamo acceso un entusiasmo enorme e poi siamo usciti di scena troppo presto. Vedere la squadra rilassata ha fatto male a tutti. Il mio rapporto con i tifosi resta di grande stima. Io ci sono, non considero la Salernitana un ripiego, so bene che essere presidente di questa società è un onore e una responsabilità."
Il lungo silenzio e le difficoltà affrontate
Il patron ha spiegato anche i motivi del suo silenzio, che durava da ottobre, ovvero dalla vittoria contro il Palermo:
"Sono rimasto in silenzio perché ero arrabbiato con me stesso. Ho preferito lavorare piuttosto che rispondere a polemiche e attacchi. Qualcuno ha strumentalizzato la Salernitana, sono state diffuse notizie false e assurdità sui social e sui media. Avrei potuto rispondere con rabbia, ma ho scelto il silenzio. La resa dei giocatori e la fiducia concessa a certi manager sono state sistematicamente tradite."
Nonostante il rammarico per alcuni obiettivi mancati, Iervolino ha ribadito di non avere rimpianti:
"Ho investito tanto, ci ho messo cuore e passione. Ora bisogna solo lavorare a testa bassa e guardare avanti. Il tempo sarà il giudice del mio operato."
Errori e riflessioni sul passato
Riguardo alle scelte fatte negli ultimi anni, il presidente ha ammesso di aver commesso errori, ma senza rimorsi:
"Col senno di poi avrei dovuto essere più presente e fidarmi meno di certi consiglieri. Ma nel calcio non bastano gli investimenti, serve anche armonia e serenità. Il passato non si può cambiare, ora l'obiettivo è ricostruire e pianificare per tornare in Serie A entro due o tre anni."
La questione della cessione e le polemiche sui social
Iervolino ha affrontato anche le voci su una possibile cessione della società, smentendo ogni ipotesi di disimpegno:
"Non posso ogni giorno smentire sciocchezze. Ormai so che non riavrò più il consenso unanime, ma certe falsità dette sui social e sui giornali sono assurde. Spero che i salernitani capiscano cosa è vero e cosa no."
Ruolo nella società e assetto dirigenziale
Il presidente ha confermato di essere ancora al centro del progetto:
"Io resto il proprietario. La presidenza Busso è nata per dare più peso alla Salernitana, ma io sono coinvolto e presente. Voglio che questa squadra lotti fino alla fine per la salvezza."
Situazione finanziaria: "Tutto sotto controllo"
Iervolino ha rassicurato i tifosi sulle condizioni economiche del club:
"La società è stata sempre ricapitalizzata da me. Non abbiamo problemi finanziari, tutti i debiti sono coperti dalle mie risorse. Ho sempre messo la Salernitana al primo posto."
Il rapporto con i media locali e le critiche ricevute
Sul rapporto con la stampa, il presidente si è detto aperto al dialogo, ma con limiti chiari:
"Non permetto a nessuno di aggredirmi o dire cose false. Il rispetto è fondamentale. Se i rapporti con i media torneranno rispettosi, sarò il primo a tendere la mano."
Le stagioni vissute e le scelte dirigenziali
Ripercorrendo il suo percorso, Iervolino ha ricordato la salvezza epica ottenuta con Nicola e Sabatini:
"Quella salvezza è stata l’emozione più grande della mia vita dopo la nascita dei miei figli. Poi con Nicola c'è stata una rottura, abbiamo scelto Sousa e quell'anno abbiamo fatto il miglior campionato della storia della Salernitana."
Sulla retrocessione dell'ultima stagione:
"Pensavamo di avere una squadra forte, ma Sousa aveva già in testa un'altra squadra e quando è tornato non era più lo stesso. Da lì sono nate tensioni tra allenatore e direttore sportivo, poi ho scelto di stare con De Sanctis, ma i risultati non sono arrivati. A dicembre ho pensato a Sabatini, ma il rapporto tra lui e De Sanctis è stato un problema. Alla fine De Sanctis ha deciso di andarsene. Sabatini poi ha voluto cambiare allenatore, prendendo Liverani e Colantuono, e siamo retrocessi."
Il campionato in corso e la scelta di Breda
Sul presente, il patron ha spiegato i cambi dirigenziali e le sue scelte:
"Con Petrachi non c'è mai stato un rapporto empatico. Ha fatto delle scelte che ho subito, ma io avrei tenuto Daniliuc, Kastanos e Coulibaly. Quando il rapporto si è incrinato, abbiamo deciso di separarci. Ora ho dato fiducia a Valentini e Breda, sono soddisfatto del mercato di gennaio e della nuova mentalità della squadra."
Su Breda:
"Lui è l'allenatore giusto, si prende le sue responsabilità. Finalmente vedo una squadra che lotta, che non si arrende. Questo è lo spirito che voglio vedere fino alla fine del campionato."
Il caso Valencia e le due vittorie casalinghe
Riguardo alle dichiarazioni di Valencia, Iervolino ha chiarito la vicenda:
"Non ha superato i test medici, per legge non poteva giocare. È stato un errore, ma nel calcio capita."
Sulle recenti vittorie in casa:
"Ho visto una squadra viva, che lotta. Il rigore sbagliato da Cerri mi ha fatto arrabbiare, ma la squadra ha dato tutto. Proveremo altre emozioni da qui alla fine del campionato."
Lo stadio e il futuro della Salernitana
Iervolino ha concluso parlando del nuovo stadio:
"Sarà un'opera straordinaria. Vogliamo un contratto che ci permetta di gestirlo al meglio, attirare giocatori di livello e trasformare Salerno in una città dello sport."
Infine, un messaggio ai tifosi:
"La vita è un percorso ad ostacoli. Questa situazione mi ha dato modo di ritrovarmi e di dare una scossa alla squadra. Vogliamo una Salernitana coraggiosa, che faccia onore a questa tifoseria straordinaria."
Dopo mesi di silenzio e momenti difficili, Iervolino sembra aver ritrovato l’entusiasmo e la passione che lo avevano contraddistinto nei primi anni alla guida del club. Il suo ritorno a un coinvolgimento così sentito è un segnale positivo per tutto l’ambiente granata, che ora può contare su un presidente determinato a lottare per il bene della Salernitana.