Nella giornata di ieri si è consumato un autentico “delitto sportivo” esclusivamente ai danni della squadra granata e della sua tifoseria appassionata. Si tratta di un “reato” etico per il quale nessuno pagherà dazio, visto che è stato avallato dal Viminale e dalla Prefettura di Napoli, dietro le pressioni del Calcio Napoli. Anzi è stato sancito “il diritto preventivo al festeggiamento ipotetico”, fattispecie che nemmeno il più creativo dei giuristi potrebbe immaginare. 
Detto questo, la decisione di spostare il derby Napoli-Salernitana alle ore 15 di domenica ed anche la successiva gara dei partenopei (Udinese-Napoli) al giovedì, anziché martedì come previsto, relega in un “angolo misero” le legittime aspettative della Salernitana, che viene penalizzata de facto anche per il non slittamento della importantissima gara interna contro la Fiorentina, che resta fissata per mercoledì prossimo, e che rappresenta una sfida fondamentale per la conquista dei punti salvezza.
Una vergogna tutta italiana che non ha limiti, né confini. Alla quale potrebbe aggiungersi un reale problema di ordine pubblico (questo sì che è autentico, non come quello invocato dal Napoli e dalle istituzioni partenopee), ossia l’aver aperto il settore ospiti ai possessori di Fidelity Card della Salernitana non residenti in provincia di Salerno. Siamo certi che in quel settore ci saranno solo sostenitori granata? Siamo certi che non ci siano stati bug nel sistema di vendita elettronica dei biglietti da determinare una indebita presenza di supporters azzurri in quel settore? Siamo certi che sarà garantita l’incolumità dei salernitani sia in ingresso che in uscita dallo stadio di Fuorigrotta? Siamo certi che non ci saranno problemi durante lo svolgimento della partita? Al momento nessuno – colpevolmente - può dare risposte, né la Questura, né la Prefettura, né il Viminale. 
L’unica certezza “certa” è che la Salernitana scenderà in campo con la grinta e la determinazione del suo allenatore, giocando una partita corretta e piena di agonismo come è giusto che sia sempre, senza concedere un centimetro di campo, visto che da queste parti il codice etico dello sport lo rispettiamo. A buon intenditor poche parole.
Salerno, 28 aprile 2023