Il giro granata in 100 giorni passa dall'Umbria al Lazio. E in questa regione la prima tappa obbligatoria è Roma, la Capitale d'Italia e capoluogo della regione collocata nel centro-ovest del nostro Paese. Una città che vivremo in due parti. La prima è dedicata alle due principali squadre della Capitale, Roma e Lazio. Da questo punto di vista, il bilancio è assolutamente negativo. Sei partite, tre contro i giallorossi e tre contro i biancocelesti, divise in tre campionati: Serie A/B misto 1945/46, Serie A 1947/1948 e Serie A 1998/1999, sei sconfitte. Segnano però passi importanti della storia della Bersagliera due partite giocate contro la Roma. Il 27 giugno 1948, la Salernitana di Viani perse 1-0 contro i giallorossi nella sfida valevole per la 41/a giornata di Serie A 1947/1948. Autorete di Piccinini su tiro  di Brunella al 50', ma propiziata da un evidente fallo dell'attaccante capitolino Amedeo Amadei, in posizione di fuorigioco attivo, sul portiere granata Masci. Fallo non sanzionato dall'arbitro, il signor Vittorio Pera di Firenze, che anni dopo venne radiato per illecito sportivo. La Salernitana ritrovò la Roma il 12 settembre 1998, per la 1/a giornata di Serie A 1998/1999. In un Olimpico gremito da 15000 salernitani, i granata persero 3-1. La formazione di Delio Rossi passò in vantaggio con Song, ma poi la Roma di Zeman ribaltò la gara nella ripresa con doppietta di Paulo Sergio e gol di Totti. Anche in questa occasione, però, il direttore di gara, il signor Bolognino di Milano, commise un errore che penalizzò la Salernitana. Il fischietto milanese espulse frettolosamente e senza motivo Fusco per doppia ammonizione e i granata in 10 nella ripresa non poterono contrastare il ritorno giallorosso. La Salernitana fu anche sfortunata per la traversa colpita da Breda su punizione sul punteggio di 1-1.