Il finale col botto della sessione estiva di calciomercato ha riportato a Salerno un entusiasmo sopito da tempo. Il tornado forza 4 di ieri, unitamente agli altri colpi piazzati lungo un mercato finalmente esaltante, ha scosso dal torpore la maggior parte dei tifosi granata, molti dei quali non fanno mistero di puntare almeno all'ottava piazza. E, del resto, non potrebbe essere altrimenti, visto e considerato che rose molto meno qualitative e profonde di quella della Salernitana 2018-2019 avrebbero potuto, con una maggiore continuità di risultati e senza i cronici ribaltoni tecnici, già guadagnarsi un posto per gli spareggi promozione. Con la premessa che il calcio non è fatto di numeri, e che i ragionamenti sulla carta sono spesso destinati a rimanere lettera morta, vediamo insieme quanti punti ha totalizzato l'ottava classificata a partire dal primo campionato in cui tale piazzamento è valso la qualificazione ai play-off.                                             Iniziamo dalla stagione 2013-2014, che ha visto lo Spezia ultimo qualificato ai play-off con 62 punti (media punti: 1,47); il campionato successivo vide accedere agli spareggi promozione l'Avellino con il record negativo di punti dell'intervallo preso in considerazione, 59 (media: 1,40); a seguire il Novara con 65 (punteggio più alto e media di 1,54), di nuovo Spezia e infine Perugia con 60 (media di 1,43).   Un dato piuttosto in linea con il punteggio totalizzato da quel Vicenza classificatosi ottavo - piazzamento, all'epoca, inutile -  nell'ultimo campionato cadetto a 20 squadre (edizione 2002-2003, 54 punti e media di 1,42). Tutto questo dimostra, al netto del picco toccato nella stagione 2015-2016, come l'ottava piazza - ambita per la formula dei play-off, ma che resta piazzamento estremamente vicino alla metà classifica - sia stata appannaggio di compagini che raramente hanno proceduto ad un ritmo superiore a quello del punto e mezzo (pari ad una vittoria e una sconfitta in due partite); come dimostra che la Salernitana dovrà debellare immediatamente la pareggite che troppo spesso l'ha afflitta in avvio di campionato e che è stata vera e propria zavorra quando le posta in gioco si è fatta più alta.                          Comparazioni statistiche del genere, lo ribadiamo, lasciano spesso il tempo che trovano, stante l'intrinseca aleatorietà di questo sport e la fortissima imprevedibilità del campionato cadetto. Un campionato che, lo ricordiamo, non ha visto ancora del tutto schiarite le nubi sul suo futuro, viste le minacce di sciopero dell'AIC e la battaglia delle pretendenti a ripescaggi e riammissioni varie. Ma che allo stato attuale, numeri alla mano, potrebbe premiare con l'accesso agli spareggi promozione una squadra da poco più di 50 punti in 36 partite. Facendo i dovuti scongiuri, una Salernitana più forte delle sue ultime versioni e, auspichiamo con forza, con un Arechi nuovamente bunker infuocato potrebbe legittimamente ambire a fare anche di più.