Lorenzo Amatucci non si nasconde. Anzi, affronta con grande lucidità il momento complicato che sta attraversando la Salernitana, prendendosi le sue responsabilità e inviando un messaggio chiaro ai tifosi: “Dobbiamo avere più coraggio. La palla ora pesa di più, è vero, ma questo è il momento di tirare fuori carattere”.

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il giovane centrocampista classe 2004 si mostra maturo e determinato. Consapevole delle difficoltà della squadra, non cerca alibi, ma rilancia con fermezza: “Siamo pronti per la volata salvezza. Crediamo di potercela fare, siamo un gruppo che ha qualità e che vuole dimostrarlo fino alla fine”.

Amatucci, cresciuto nel vivaio della Fiorentina, non nasconde il legame con la sua città e con la maglia viola: “Firenze per me è una seconda famiglia. Tornare un giorno e giocare in Serie A con la Fiorentina sarebbe un sogno. Ma ora la mia mente è focalizzata solo sulla Salernitana. Il mio compito è dare tutto per aiutare questa squadra a centrare l’obiettivo”.

Il bilancio personale, però, è intriso di autocritica. Amatucci non si concede sconti: “Pretendo molto da me stesso. So di poter fare di più e sono consapevole che, fino ad ora, avrei potuto incidere maggiormente. Penso a qualche gol in più, a qualche assist in più. Se si vuole giocare ad alti livelli, bisogna migliorare in ogni dettaglio”.

La stagione della Salernitana, finora, non ha rispettato le aspettative iniziali. “Siamo partiti con ambizioni alte – ammette il centrocampista – la squadra è di livello, ma quando le cose iniziano ad andare storte, tutto si complica. Anche per gli allenatori subentrati non è facile cambiare marcia in corsa”.

L’attaccamento alla maglia e ai tifosi emerge con forza dalle sue parole. “Siamo i primi ad essere tristi per come stanno andando le cose – spiega – sentiamo la responsabilità di far felici i nostri sostenitori. Sappiamo che la piazza merita molto di più e faremo di tutto per riscattare questa stagione”.

Lorenzo Amatucci si conferma così come uno dei volti più sinceri e combattivi della rosa granata. Le sue parole non sono solo un atto di umiltà, ma anche una dichiarazione d’intenti: la battaglia per la salvezza è ancora aperta, e lui è pronto a giocarla fino all’ultimo minuto.