Pasquetta amarissima per la Salernitana, che viene battuta per tre reti a zero da un Brescia che ha ribadito e ricordato perché è in testa alla classifica a 4 giornate dal termine. Un cambio per parte all'intervallo: fuori Jallow, dentro Calaiò; fuori l'infortunato Sabelli e dentro Mateju. L'arciere ha subito una grande occasione: sulla palla in profondità di Rosina, l'ex Parma scappa ai suoi marcatori e incrocia di sinistro con la palla di poco a lato. Ci riprovano i granata, con un sinistro potente ma deviato di Di Tacchio che si spegne per un soffio sul fondo. L'ingresso in campo della Salernitana è autoritario e convincente, tanto da spingere Corini ad un secondo cambio prematuro e difensivo: Dell'Oglio subentra a Tremolada. È proprio il nuovo entrato, servito in profondità da Torregrossa, ad eludere la marcatura di Migliorini e a cercare di servire il tutto solo Donnarumma. La palla, però, si perde a fondo campo. Proprio nel momento migliore dei granata, arriva un'ulteriore doccia gelata: Akpa Akpro aggancia ingenuamente Torregrossa in area e dal dischetto Donnarumma rompe un digiuno di tre partite con una conclusione sotto la traversa. È l'ora di gioco e la partita è praticamente chiusa. Gregucci risparmia immediatamente ulteriori minuti a Rosina, al suo posto André Anderson, che non prende benissimo la sostituzione. Al 64' Donnarumma a pochi passi dalla porta non trova la giusta coordinazione col sinistro. Poco da segnalare nei minuti seguenti, se non un'iniziativa di Anderson conclusa con un destro alto sopra la traversa ed una girata di destro di Calaiò che non ha impensierito Alfonso. Al 78' Gregucci e Corini operano in stereofonia l'ultimo cambio: il tecnico granata preserva Di Tacchio, dentro Odjer; quello delle rondinelle regala la standing ovation al man of the match Torregrossa. Sull'azione seguente Anderson impegna di testa Alfonso, che smanaccia in angolo. A nulla servono le disordinate avanzate degli ultimi minuti, con il Brescia che nello scorcio finale di partita fa accademia, sfiorando anche il 4-0 con Donnarumma, senza trovare un'opposizione significativa. Una partita, un po' come accaduto all'andata, da dimenticare alla svelta: sabato c'è il Carpi e sarà vietato sbagliare.