La Salernitana esce con le ossa rotte dalla sfida contro il Frosinone, perdendo 2-0 in una gara che ha evidenziato limiti tecnici, tattici e soprattutto mentali. La squadra granata ha mostrato poca incisività offensiva, riuscendo a calciare in porta soltanto una volta nei 94 minuti di gioco, a nove minuti dal termine. I padroni di casa, invece, hanno creduto maggiormente nella vittoria e hanno capitalizzato le occasioni con le reti di Kvernadze e Ambrosino nel secondo tempo. A complicare ulteriormente la situazione per i campani è stata l'espulsione di Ghiglione nel recupero della prima frazione di gioco.

La classifica ora è impietosa: la Salernitana scivola al terzultimo posto, superata proprio dal Frosinone e dal Cittadella, vittorioso in trasferta a Bolzano. Un campanello d'allarme che Stefano Colantuono non può ignorare.

Le parole di Colantuono: autocritica e riflessione

Al termine della partita, l'allenatore granata è intervenuto ai microfoni di LiraTv, senza nascondere la delusione per la prestazione dei suoi uomini: “Non sono soddisfatto della nostra prova, né della posizione in classifica. Il secondo tempo è stato condizionato dall’inferiorità numerica, ma anche nel primo tempo siamo stati poco incisivi e ci siamo avvicinati troppo raramente alla porta avversaria. Abbiamo pensato più a contenere che ad attaccare”.

Il tecnico ha poi difeso alcune scelte tattiche, come quella di schierare Tongya mezz'ala: “Lui è un centrocampista che può giocare in quella posizione, poi può aver sbagliato la partita, ma non metto in dubbio il suo ruolo. Hrustic? È entrato nella ripresa, ma in quel reparto siamo corti e dobbiamo gestire le risorse che abbiamo”.

Sulla sostituzione di Braaf e la decisione di tenere in campo Wlodarczyk, Colantuono ha spiegato: “Wlodarczyk è un attaccante che sa attaccare la profondità, l’ho scelto dall’inizio per questa sua caratteristica. Sicuramente non è stata la sua miglior partita, ma a volte certe scelte sono obbligate. Nella ripresa, con l'uomo in meno, ho provato a cambiare qualcosa inserendo due punte”.

Impegno e responsabilità

Riguardo l'atteggiamento della squadra, Colantuono ha evitato di mettere in discussione l'impegno dei suoi giocatori: “Abbiamo giocato in dieci per tutto il secondo tempo, è normale che siamo stati meno incisivi. Non posso dire che i ragazzi non si siano impegnati. Nel primo tempo la partita era equilibrata, poi l'espulsione ha cambiato tutto. Sui gol subiti, devo rivedere meglio le immagini, soprattutto sul primo”.

Gli errori, per il tecnico, fanno parte del gioco: “Gli sbagli capitano, altrimenti le partite finirebbero sempre 0-0. Ferrari ha commesso un errore, ma capita. Fa parte del calcio”.

Il futuro di Colantuono e le aspettative sul mercato

La situazione della Salernitana è critica, ma l'allenatore ha ribadito la sua disponibilità a fare un passo indietro se la società lo riterrà necessario: “Io seguo le indicazioni della società. Se servirà farmi da parte, lo farò senza esitazioni, come già successo in passato. In questo momento serve solo tranquillità per lavorare al meglio”.

Infine, un pensiero per i tifosi, che nonostante tutto continuano a sostenere la squadra con passione: “I nostri tifosi sono stati straordinari anche oggi. A loro non possiamo rimproverare nulla. Sul mercato? Vedremo cosa succederà, ma ora dobbiamo concentrarci sul campo e cercare di invertire questa tendenza”.

Il bivio della Salernitana

La Salernitana si trova ora di fronte a un crocevia fondamentale. La prossima partita rappresenterà un test cruciale per capire se esistono ancora margini di recupero o se sarà necessario un cambiamento drastico. Colantuono chiede serenità, ma la classifica e il calendario non concedono ulteriori margini di errore.