Ci si attendeva tanto dalla Cremonese alla vigilia del campionato. E, come accaduto anche per altre realtà, il verdetto del campo è stato finora spietato. Dodici punti in undici incontri disputati, peggior attacco del torneo e una difesa ballerina. Di mezzo, il cambio dell'allenatore con il passaggio di consegne da Massimo Rastelli a Marco Baroni. La variazione della guida tecnica e le novità apportate dal nuovo mister non hanno prodotto effetti positivi. La squadra grigiorossa naviga nella parte bassa della classifica, a pari merito con lo Spezia e in zona playout. Con il dilemma inverosimile dei bomber che sta condizionando il cammino dei lombardi. La società è stata promossa a pieni voti in estate per il mercato portato avanti. E con un appellativo imponente. Quello di candidata alla promozione in Serie A. Promesse, momentaneamente, non mantenute. A pesare sul percorso della Cremonese è la carenza di marcature realizzate dai centravanti. Tre colpi di spicco per un reparto offensivo etichettato come migliore della categoria: dagli esperti Fabio Ceravolo e Daniel Ciofani alla gioventù di Simone Palombi. Una spesa di oltre 2 milioni di euro per i due specialisti acquistati a titolo definitivo, prestito con diritto di riscatto per l'ex Primavera della Lazio. Un totale di tre reti siglate dai calciatori sopraccitati in campionato. Un bilancio magro e un rendimento insufficiente che stanno condannando la formazione dello Zini. Una situazione che evidenzia le complessità, sempre nascoste dietro gli angoli, della competizione cadetta. E un'incognita che pervade l'ambiente Salernitana. Al gruppo granata, prossimo avversario dei grigiorossi, è stato imputato l'assenza di un goleador. Ma siamo sicuri che l'esperienza e i folli acquisti si rivelino sempre utili nel lungo viaggio stagionale? Chissà. Ad ora, gli attaccanti stanno punendo la Cremonese.