Prendete il Giro d'Italia e mettete le Dolomiti nella prima settimana, prendete il Tour de France e mettete le Alpi o i Pirenei nella prima settimana, prendete la Vuelta di Spagna e mettete l'Alto de Angliru nella prima settimana. Fatto? Ecco, questo è il calendario della Salernitana nel campionato 2018/2019. Il paragone ciclistico rende molto chiaro il concetto di fondo: l'inizio è a dir poco ostico, mentre il finale sarà sicuramente più alla portata dei ragazzi di Stefano Colantuono. Nelle prime 9 gare di campionato, infatti, i granata dovranno vedersela con tutte le pretendenti più accreditate al salto di categoria. Si inizia subito all'Arechi contro il Palermo, con la Salernitana che ricomincia dove ha lasciato, dato che l'ultima dello scorso campionato fu proprio contro i rosanero nel Principe degli Stadi, lo scorso 18 maggio con i siciliani che si imposero 2-0 grazie ai gol di Chochev e La Gumina. Poi alla 4/a di campionato, si va al "Vigorito" per il derby col Benevento, alla 6/a e alla 7/a due partite che riportano alla mente il 19 giugno 2011: prima arriva l'Hellas Verona all'"Arechi", poi trasferta a Cremona contro i grigiorossi di Mandorlini. Il ciclo "terribile" prosegue con il Perugia in casa e la trasferta difficile in quel di Crotone. Insomma, nelle prime 9 partite si sfidano praticamente tutte le big del campionato. E a questo bisogna aggiungere che alla 2/a giornata, i granata sono di scena a Lecce, un avversario non tosto tecnicamente ma dal punto di vista ambientale è una trasferta da "bollino rosso". Poi, lo scenario si fa via via più dolce con un finale di torneo, analizzandolo già come fossimo al girone di ritorno, non certo insuperabile. Alla quartultima, si gioca all'Arechi con il Carpi, poi si va a Foggia, campo ostico ma i satanelli non sono certo tra le Top del campionato. Infine, altro duo amarcord, questa volta del 26 giugno 1991. Alla penultima, la Salernitana si congeda dai propri tifosi ospitando il Cosenza, mentre il finale di torneo è all'Adriatico-Cornacchia col Pescara (e qui, altro ricordo non certo bellissimo, l'illusione della Serie A datata 9 giugno 1996). Insomma, un campionato che parte in salita. Ma se si dovesse scollinare nel gruppo dei migliori, allora sì, questa Salernitana potrebbe darci tante soddisfazioni.