Il giro granata in 100 giorni si trasferisce in Piemonte per la prima delle due tappe previste nella regione nord-occidentale del nostro Paese. Una tappa che ci conduce ad Alessandria. La terza città per abitanti del Piemonte (la prima per superficie), edificata nella metà del XII secolo e dedicata a Papa Alessandro III, il Pontefice che diede impulso alla Lega Lombarda che sconfisse a Legnano il Barbarossa, ha ospitato la Salernitana in 10 occasioni tra Serie A, Serie B e Serie C. Dieci occasioni con una sola vittoria granata, sebbene si tratti di un successo decisamente molto importante. Era il 5 giugno 2011 e lo stadio "Moccagatta" di Alessandria ospitava il ritorno della semifinale playoff di Lega Pro Prima Divisione girone A tra la squadra locale e la Salernitana. I granata allenati da Roberto Breda erano reduci da una stagione a dir poco tribolata dal punto di vista societario e solo la promozione in Serie B avrebbe potuto evitare il definitivo tracollo. La situazione non era comunque agevole, perché all'andata l'Alessandria guidata in panchina da Maurizio Sarri era riuscita a strappare l'1-1 all'Arechi. E il ritorno non si mise bene, quando al 61' Martini portò in vantaggio i grigi piemontesi. Per fortuna della Salernitana, però, salì in cattedra Davide Carrus. Il fantasista, entrato da poco, prima impattò su rigore al 66' (sebbene il penalty concesso dall'arbitro Viti di Campobasso era stato molto generoso) e poi al 72' si inventò con una grande punizione il vantaggio. In pieno recupero, al culmine di una splendida azione in contropiede, Fabinho chiuse i giochi sul definitivo 3-1 a favore della Salernitana.