Angelo Adamo Gregucci ci ha messo la faccia, più di qualche altro nell'ambito dell'entourage granata, rispetto ad una situazione che è crollata, collassata, nel giro di pochi mesi. La Salernitana da una possibile salvezza da conseguire in scioltezza, perdendo con il Cosenza rischia di non disputare i play out in caso di sconfitta a Pescara e contemporanea vittoria di Livorno e Venezia. La barca, ormai, sta per collidere con lo scoglio della retrocessione ma fino alla fine al timone della stessa è rimasto con tutti i propri difetti e gli errori, Gregucci, l'unico a mettermi quantomeno la faccia. Nel ritiro di Baronissi l'ormai ex tecnico granata s'è lasciato andare ad un pianto di "disperazione sportiva" per non essere riuscito fino in fondo a trasmettere alla squadra i propri dettami. A fine campionato, probabilmente, dopo averci messo la faccia, spiegherà fino in fondo la propria ragione in pubblico attraverso una conferenza stampa stile Mario Somma... Fino ad allora c'è spazio solo per la delusione mista a quell'inerzia a cui non è riuscito, non sempre per proprie esclusive colpe, a porre un ostacolo