Una decisione all'italiana.... che si sarebbe potuta assumere nei tempi e con le modolità più opportune senza generare confusione ed il fardello del vivere alla giornata-da parte dei tifosi- che avevano perso la certezza di sostenere una squadra militante nel professionismo. Dilettanti allo sbaraglio in una Lega in cui manca il condottiero e la politica-calcistica, la volontà dei presidenti di assumere quello scranno così tanto abito, riescono a muovere i fili, indipendentemente dalla qualità del gioco e dall'organizzazione alla base di un campionato professionistico. Tre settimane vissute da "ignavi", tra color che son sospesi senza poter progettare, programmare una trasferta per timore di dover recedere dall'intento e con il rischio di perdere le relative risorse economiche profuse con tanto sacrificio e passione da parte dei supporter. Il calcio fatto da ricchi si è trasformato in un teatro del "malaffare" ove il povero tifoso è chiamato a prendervi parte sborsando cifre esose per poi sedersi all'angolino e non poter neppure fiatare qualora lo spettacolo "profumatamente" pagato sia di scarso valore e per di più, totalmente, disorganizzato. Pagare e ringraziare indipendentemente dal risultato che uno sportivo intende ottenere: assistere ad una gara di calcio, uno spettacolo per il quale è costretto a turni lancinanti, tornelli, zone di pre-filtraggio, perquisizioni a favore delle televisioni vero ed unico motore di un pallone amorfo e sgonfio. Per una volta, scoperto il vaso di Pandora, manifestato tutto il male che affligge il calcio italiano, s'è preservata la faccia o meglio, una parvenza di credibilità, facendo restare immutato il format del campionato. Nel frattempo si è addivenuta all'unica decisione da assumere con solo due mesi di anticipo... In fondo, lo spettatore può aspettare.... fa niente che il teatro vetusto e mal tenuto, per entrare nel quale ha già pagato il prezzo del biglietto, faccia da tempo acqua da tutte le parti!!!!