Ieri è venuto a mancare, all'età di 83 anni, Gigi Radice. Uno dei protagonisti del calcio italiano, che da calciatore ha vinto 3 scudetti e 1 Coppa dei Campioni con il Milan e da allenatore ha guidato, nella stagione 1975/1976, il Torino al suo ultimo (per ora) scudetto vinto, il primo dopo la tragedia di Superga del 1949. Nella sua lunga carriera in panchina, durata poco più di trent'anni (dal 1966 al 1998), Radice ha incrociato da avversario la Salernitana in una sola occasione. Campionato di Serie B 1995/1996, l'allenatore lombardo è sulla panchina del Genoa. Domenica 26 novembre 1995, i Grifoni sono di scena all'"Arechi" per sfidare la Salernitana di Colomba. Una sfida che i granata vincono per 3-1. Eppure è stata la formazione di Radice a sbloccare il risultato con un colpo di testa di Montella sugli sviluppi di un calcio d'angolo. I granata però reagiscono infilando un uno-due micidiale. Prima Facci pareggia ben imbeccato da Pirri, poi Tudisco toglie le ragnatele dall'incrocio con un destro dai 25 metri sorprendendo il portiere rossoblu Spagnulo. Nel finale di gara, Ricchetti in contropiede fissa il punteggio sul definitivo 3-1. Quindi, è stata amara l'unica presenza di Radice all'Arechi. Un tecnico che comunque ha scritto pagine importanti di storia del calcio italiano. E, a prescindere dalla fede calcistica di ognuno, questo è un dato di fatto incontrovertibile.