Caso calcioscommesse, ma il problema non erano gli ultras?
Ciò che sta emergendo in queste ore riguardo il caso calcioscommesse è qualcosa da fare accapponare la pelle, con i vari Tonali e Fagioli coinvolti, e non sono gli unici. La domanda è, però, lecita: “il problema di questo Paese non erano gli ultras?”. Quante volte abbiamo visto il dito puntato contro il tifo organizzato, di qualsiasi squadra, per poi scoprire che probabilmente l'unica parte sana è proprio il tifo organizzato. Gente che fa i kilometri, che lascia a casa lavoro e famiglia per tifare la propria squadra del cuore, che fa innumerevoli sacrifici in casa e fuori. La verità è che ciò che sta emergendo è qualcosa di vergognoso, con calciatori che giocano con la nostra passione, quella passione che ci fa spendere soldi, che ci fa fare tanti sacrifici. Che le pene allora siano assai severe, che chi debba pagare paghi, perché il calcio possa “pulirsi” da chi intende sporcarlo sempre più. Viene da ridere però quando poi nel 2023 assistiamo ancora a restrizioni su restrizioni per i tifosi, quando proprio i tifosi fanno andare avanti quello che una volta era lo sport più bello del mondo.