La resa dei conti. Questa è Piacenza-Salernitana, sfida valida per la 34/a giornata di Serie A 1998/1999. I granata di Oddo sono quartultimi con 38 punti, gli emiliani sestultimi a 41. In mezzo, il Perugia a 40 punti. C'è un'unica soluzione per i granata per ottenere la salvezza diretta: battere il Piacenza e sperare che il Milan, in piena bagarre scudetto, faccia il proprio dovere battendo gli umbri al "Curi". Una sfida decisiva che Oddo (anch'egli squalificato) deve affrontare facendo a meno di Marco Di Vaio. Il bomber granata, che si è fatto male col Vicenza in casa, non recupera. Davanti, quindi, spazio a Giampaolo e Di Michele, mentre Vannucchi e Tedesco agiscono da esterni a centrocampo. Materazzi, tecnico del Piacenza, schiera la sua squadra con la formazione titolare. L'importanza della posta in palio è evidente. La Salernitana si affaccia in avanti solo con due punizioni di Bernardini, ma mentre sulla prima non arriva nessuno sulla seconda Di Michele impatta di testa da buona punizione ma spara alto. Nel mezzo, la prima occasione del Piacenza. Manighetti crossa per Buso, l'ex Napoli e Sampdoria agisce bene sulla zona destra dell'area di rigore e serve per Simone Inzaghi che da pochi passi non trova l'impatto giusto con il pallone. Non accade più nulla in questo primo tempo che termina 0-0. La ripresa si apre con una doccia fredda per i granata. Angolo di Piovani, Vierchowod va di testa e trafigge Balli, per l'1-0 del Piacenza. La Salernitana reagisce e pochi minuti dopo Vierchowod atterra Di Michele in area di rigore. Per l'arbitro Bettin, all'ultima recita della sua carriera, è calcio di rigore. Dal dischetto Fresi spiazza Fiori e regala l'1-1 alla Salernitana. Un risultato non sufficiente per salvarsi. Da lì in avanti è un assedio granata. Ma manca lucidità. Ne è una prova Tedesco. Il siciliano è pescato ottimamente da uno splendido cross di Ametrano dalla destra ma stecca il controllo quando sarebbe stato a pochi passi da Fiori. Novantesimo. L'arbitro Bettin decreta sette minuti di recupero a causa di un infortunio capitato a Balli. Al 51', Bernardini quasi imbrocca la punizione della vita ma Fiori è bravissimo a opporsi e a deviare in calcio d'angolo. A 10 secondi dalla fine, però, Tedesco è travolto in area. Sarebbe rigore, ma Bettin non fischia. Lo farà solo pochi secondi dopo, decretando la fine delle ostilità. Piacenza-Salernitana termina 1-1. I granata tornano dopo una sola stagione in Serie B. La retrocessione diventa un dramma sportivo. Nulla, però, rispetto al vero dramma che attende Salerno dopo qualche ora, poiché a causa di un incendio doloso divampato nella galleria che unisce Nocera Inferiore a Salerno sul convoglio che ha riportato diversi tifosi granata da Piacenza, perdono la vita Ciro Alfieri, Giuseppe Diodato, Vincenzo Lioi e Simone Vitale. Quattro figli di Salerno strappati alla vita in una maniera così meschina e crudele. Ma che Salerno non ha mai dimenticato.