Salernitana, tornerai a splendere... Di Pasquale Iuzzolino
“Papá, muoviti a prendere il caffè, è tardi”
“Tardi? La partita è alle 18.00, sono le 14.00”
“Vabè almeno entriamo, poi mentre non troviamo parcheggio”
Così ci si organizzava, tra padre e figlio, alla volta dello stadio Arechi, intenti a supportare la Salernitana. Da un po' di tempo a questa parte, inutile negarlo, un po' di questo entusiasmo è svanito, si è dissolto, come neve al sole. E vallo a spiegare ai bambini che siamo retrocessi, e vallo a spiegare che al posto di Juve, Milan ed Inter torneremo su altri campi, magari meno noti. Il trafiletto riportato sopra, era la classica conservazione padre figlio pre partita, dove tra un caffè, una sigaretta ed un pranzo mangiato velocemente, il pensiero era rivolto già ai prossimi avversari della Salernitana.
“Papà gioca Candreva? È fortissimo”
“Si, assolutamente, anche perché sennò chi la porta avanti la squadra?”
Poi, non appena ci si separa prima del fischio d'inizio…
“Ci vediamo dopo alla macchina, mi raccomando non fare tardi che domani lavoro”
“Si papà, tranquillo”
E poi, nel post partita..
“Papà che gol che ha fatto Candreva, è troppo forte”
“E te l'avevo detto a papà, è il numero uno”
“Papà ma secondo te ci salviamo?”
“Non lo so, forse si forse no, ma a noi che importa…noi ci saremo sempre ”