Clamoroso e gigantesco tonfo interno per la Salernitana, che non riesce a sfatare il tabù Carpi, subendo anzi una sconfitta del tutto inimmaginabile innanzitutto in quanto al passivo. Va da sé, salvo una fausta eccezione, che individuare aspetti positivi sia piuttosto complesso. TOP Djuric & Calaiò - trovano entrambi la via della rete, riacciuffando un Carpi portatosi due volte in vantaggio e permettendo alla Salernitana di chiudere il primo tempo sul due pari. Sembrava l'inizio della riscossa granata, tramutatasi in una disfatta inversamente proporzionale al secondo tempo col Cittadella. Nulla da imputare alle due punte, che hanno dimostrato di essere compatibili e che hanno cercato - ciascuna con le proprie peculiarità - di tenere a galla la barca che affondava. FLOP Schiavi - tornato titolare dopo lungo tempo, il capitano granata incappa in una prestazione horror. Calcola male il rimbalzo in occasione della rete dell'1-2, gli avanti carpigiani sfruttano la sua scarsa velocità di base puntandolo e costringendolo a farli entrare in area (vedi rete del 2-5 e non solo). Poco aiutato dal reparto di appartenenza e dal centrocampo, viene esposto ad una brutta figura che non riesce ad evitare. Akpa Akpro - l'assist per Calaiò per la rete del 2-2, previ stop e serpentina da calciatore di livello superiore, non possono far dimenticare l'erroraccio a seguito del quale la partita della Salernitana si è subito messa in salita: è sua, infatti, la palla persa con superficialità che ha permesso al Carpi di involarsi verso Micai e che ha costretto Lopez ad immolarsi, lasciando i granata sotto di un uomo e nel punteggio dopo appena sei minuti. Errori che un calciatore della levatura tecnica e tattica di Akpro, con la parziale attenuante di un passaggio non proprio comodo da parte di Pucino, non ci si aspetta commetta. Avvii amari - per la sesta partita nelle ultime undici, la Salernitana subisce una rete nel primo quarto d'ora di gioco. Una peculiarità negativa che, limitandosi alle gare tra le mura amiche, si è ripetuta per la quarta volta consecutiva (prima di ieri, le reti a freddo sono arrivate da Crotone, Venezia e Cittadella all'Arechi e da Ascoli e Brescia in trasferta; tutto questo senza contare tre dei quattro gol subiti tra Livorno e Perugia, comunque maturati nella prima mezz'ora di gioco). La spia di un approccio alla gara spesso non all'altezza e che fa partire spesso la Salernitana con un handicap non sempre recuperabile.