Due vittorie in pochi giorni: entrambe all'Arechi, entrambe in rimonta e conseguite nei minuti finali.  La Salernitana in modalità “under costruction” del duo Petrachi-Martusciello ha grinta e coraggio da vendere. Nonostante i limiti strutturali dettati da un ritiro trascorso a far allenare i calciatori per le squadre avversarie, gli elementi arrivati in corso d'opera si sono subito integrati dimostrando qualità ma soprattutto spirito di abnegazione. Perché Amatucci spesso gioca come se fosse un veterano nel verticalizzare la sfera. Braaf e Kallon quando si accendono sono sempre pericolosi sulle corsie laterali ed in grado di creare la superiorità numerica. Certo, dopo gli arrivi di Tello e Soriano in corso d'opera, i reparti che necessitano di acquisti di maggiore esperienza e qualità risultano essere difesa ed attacco. Nel reparto arretrato manca un sostituto di Bradaric in caso di cessione del croato e nel cuore della difesa urgono elementi di maggiore esperienza. Se restasse questo Daniluc, un gigante per la categoria sarebbe tanta roba. Il colpo da oscar, che occorre come il pane, il diesse lo farà in attacco dove Simy sembra essere stato baciato dalla dea bendata quando il tiro smorzato, deviato dal difensore, è carambolato in rete a recupero quasi scaduto.  Il giusto premio per un gruppo che si sta formando in corso d'opera in cui i veterani ed i nuovi si sono stretti intorno a Martusciello con spirito di sacrificio ed abnegazione, provando oltre i limiti a gettare sempre il cuore oltre l'ostacolo seguendo i dettami dell'allenatore. Tutto l'opposto delle presenze fantasma registrate lo scorso anno da calciatori lasciati a loro stesso nel tugurio dello spogliatoio dal presidente dimissionario. A tal proposito da quando Iervolino ha rassegnato le dimissioni la Salernitana ha ricominciato a vincere: sarà stato un caso? Di certo dovesse questo gruppo essere in grado di consolidare la quadra attorno ad allenatore e diesse, il proprietario dovrà avere la coerenza di non salire sul carro alla stregua di capitan Schettino… a buon intenditor, poche parole