Salernitana-Cosenza, le probabili formazioni: Tello per Zuccon, granata obbligati a vincere davanti a 14mila cuori

All’Arechi va in scena una sfida cruciale: la Salernitana cerca i tre punti per difendere la Serie B, il Cosenza si gioca l’ultima chance salvezza.

Nel pomeriggio di oggi, alle ore 15, lo Stadio Arechi sarà teatro di una sfida che vale un’intera stagione: Salernitana-Cosenza, match valido per la 35ª giornata del campionato cadetto, è molto più di una semplice partita. È una finale, un crocevia fondamentale nella lotta per non retrocedere. La Salernitana, terzultima con 33 punti, ha l’obbligo di vincere per tenere vive le speranze di salvezza. Il Cosenza, ultimo con 27 punti e ancora scosso dalla mancata restituzione dei 4 punti di penalizzazione, è all’ultima spiaggia.

Per i granata, si tratta del secondo match consecutivo tra le mura amiche, complice il rinvio della trasferta di Cittadella. Un’occasione ghiottissima, resa ancora più significativa dalla presenza di quasi 14mila spettatori sugli spalti, pronti a spingere la squadra di Marino come un vero dodicesimo uomo in campo. Il calore dell’Arechi, in giornate come questa, può essere determinante: la tifoseria granata è chiamata a sostenere la squadra con passione e orgoglio, e i calciatori dovranno ricambiare con una prestazione sontuosa, fatta di cuore, intensità e cattiveria agonistica.

Il tecnico Pasquale Marino, dopo il debutto vincente contro il Südtirol, ha restituito entusiasmo e ordine a un gruppo in difficoltà. Oggi dovrà fare a meno di Zuccon e Bronn, entrambi out per infortunio muscolare. Il nodo principale riguarda la mediana, dove sono tre i candidati a prendere il posto di Zuccon: Girelli, Hrustic e Tello. Quest’ultimo sembra il favorito per affiancare Amatucci nella zona centrale del campo.

Confermato il modulo 3-5-2: davanti al portiere Christensen, agiranno Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili. Sulle corsie esterne spazio a Ghiglione a destra e Corazza a sinistra. In mezzo, oltre ad Amatucci e Tello, ci sarà Soriano, mentre Verde e Cerri guideranno l’attacco, con il fantasista ex Spezia a supporto della punta ex Como.

Sul fronte opposto, il Cosenza di Alvini non ha alternative: deve cercare il colpo grosso per restare aggrappato al treno salvezza. L’allenatore confermerà il 3-4-2-1, affidandosi all’esperienza di Micai tra i pali e alla linea difensiva composta da Sgarbi, Dalle Mura e Venturi. A centrocampo agiranno Ricciardi e Ricci sulle fasce, con Kouan e Gargiulo in mezzo. A supportare l’unica punta Artistico, ci saranno Florenzi e Mazzocchi, pronti a cercare varchi nella difesa granata.

È una partita da vivere tutta d’un fiato, con i nervi saldi e la mente lucida. La Salernitana non può permettersi distrazioni, né sottovalutare un avversario ferito ma ancora vivo. Ogni dettaglio può fare la differenza e solo chi saprà restare concentrato e determinato fino al triplice fischio potrà portare a casa il risultato.

Probabili formazioni:

Salernitana (3-5-2): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione, Tello, Amatucci, Corazza; Verde, Soriano; Cerri.
A disposizione: Corriere, Sepe, Gentile, Guasone, Jaroszynski, Njoh, Stojanovic, Caligara, Girelli, Hrustic, Reine-Adelaide, Tongya, Simy, Raimondo.
Allenatore: Pasquale Marino.

Cosenza (3-4-2-1): Micai; Sgarbi, Dalle Mura, Venturi; Ricciardi, Kouan, Gargiulo, Ricci; Florenzi, Mazzocchi; Artistico.
A disposizione: Vettorel, Baldi, Hristov, Caporale, Martino, Charlys, Cimino, D’Orazio, Ciervo, Kourfalidis, Zilli, Rizzo Pinna, Fumagalli.
Allenatore: Massimiliano Alvini.

Arbitro: Di Marco (assistenti D’Ascanio e Cortese). IV uomo: Luongo. VAR: Pezzuto (AVAR: Camplone).
Diretta TV: DAZN e Prime Video.


Considerazioni finali

La Salernitana si trova di fronte a un bivio: vincere oggi significa tenere vivo il sogno salvezza e dare continuità a un percorso che, con l’arrivo di Pasquale Marino, ha mostrato segnali incoraggianti. Ma per farlo serviranno concentrazione, determinazione e un approccio mentale impeccabile, perché partite come questa si decidono anche sul filo dell’emotività. La Serie B è un patrimonio che la città non può permettersi di perdere e i primi a doverlo difendere sono i calciatori, chiamati a gettare il cuore oltre l’ostacolo. All’Arechi sarà battaglia vera: non c’è più spazio per calcoli o distrazioni. Da qui alla fine, ogni partita sarà una finale.