Breda
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Il ritorno di Roberto Breda sulla panchina della Salernitana sembra ormai imminente. Secondo fonti vicine al club granata, l'ufficialità del suo incarico potrebbe arrivare tra oggi e domani, segnando così un nuovo capitolo di una storia che sembra scritta nel destino.

Nato a Treviso il 21 ottobre 1969, Breda è un nome che a Salerno evoca ricordi indelebili. Da calciatore, ha vestito la maglia granata con orgoglio e determinazione, totalizzando 230 presenze e 10 gol in due periodi distinti: dal 1993 al 1999 e dal 2003 al 2005. È stato protagonista indiscusso della storica promozione in Serie A nella stagione 1997-1998, quando la Salernitana trionfò in Serie B grazie anche al suo contributo fondamentale. Un capitano silenzioso, un uomo simbolo che ha sempre incarnato i valori di dedizione e sacrificio.

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Breda ha intrapreso con passione la carriera di allenatore. Il suo percorso tecnico ha preso il via con la Primavera della Reggina, che ha guidato dal 2007 al 2010, prima di essere promosso alla prima squadra, portandola alla salvezza in Serie B nel 2010. Nel 2010-2011, Breda ha vissuto la sua prima esperienza sulla panchina della Salernitana in Lega Pro Prima Divisione. Nonostante una pesante penalizzazione di 5 punti e una situazione societaria estremamente complicata, riuscì a portare la squadra fino alla finale playoff contro l’Hellas Verona, sfiorando la promozione in Serie B.

Nel corso degli anni, Breda ha accumulato oltre 300 panchine in Serie B, allenando squadre prestigiose come Vicenza, Latina, Ternana, Virtus Entella, Perugia, Livorno, Pescara e Ascoli. È un tecnico pragmatico, che predilige moduli come il 4-2-3-1, ma che sa adattarsi con intelligenza e flessibilità, alternando schemi come il 3-5-2 e il 4-3-1-2 in base alle caratteristiche della rosa a disposizione. È conosciuto per la sua attenzione alle transizioni di gioco e per la capacità di leggere le partite con lucidità.

Tuttavia, al di là delle competenze tecniche, ciò che rende speciale il ritorno di Breda è il legame viscerale che lo unisce alla piazza salernitana. Breda ama questi colori, ama la tifoseria granata, e questo amore è pienamente ricambiato. Il suo compito non sarà semplice: la squadra si trova in una situazione delicata, con la salvezza che appare un obiettivo tanto complesso quanto imprescindibile. Salerno non merita di retrocedere, i tifosi granata non meritano di vivere un'altra delusione.

Ma se c'è un allenatore capace di affrontare questa sfida con coraggio e passione, è proprio Roberto Breda. Uomo di campo, di cuore, di valori solidi. La città di Salerno può stare certa che ogni allenamento, ogni partita, ogni scelta tattica saranno affrontati con anima e cuore. Perché Breda non è solo un allenatore per questa squadra, è un simbolo, una bandiera.

La tifoseria granata, nota per la sua passione travolgente, si stringerà attorno al tecnico trevigiano, pronta a sostenere la squadra in questa battaglia per la permanenza in Serie B. L'obiettivo è chiaro: evitare la retrocessione e regalare alla città di Salerno quella gioia che merita.

La storia tra Roberto Breda e la Salernitana è una storia di amore, rispetto e appartenenza. Ora è il momento di scrivere un nuovo capitolo, uno in cui il finale possa finalmente essere degno della grandezza di questa piazza.