Petar Stojanović si racconta: "Non vedo l'ora di giocare all'Arechi e sentire il calore dei nostri tifosi"
Con una battuta per rompere il ghiaccio, "Scusate per il ritardo", Petar Stojanović si è ufficialmente presentato ai canali della Salernitana. Il terzino sloveno, nuovo acquisto della squadra granata, ha esordito durante la partita contro il Mantova, entrando al minuto 57 e mettendo in mostra il suo talento. Ma è chiaro che il giocatore non vede l'ora di calcare il terreno dell'Arechi.
https://www.facebook.com/share/v/yrtCg186FbJZLNvT/
"Finalmente sono a Salerno dopo gli impegni con la nazionale e la partita di Mantova. Sono felice di poter contribuire a raggiungere l'obiettivo del club", ha dichiarato l'ex giocatore della Sampdoria. "Non vedo l'ora di giocare davanti ai nostri tifosi. A Mantova ho già potuto sentire il calore dei nostri sostenitori in trasferta, un'ulteriore motivazione per me. Il gruppo è forte, ho visto la vittoria contro la Sampdoria e mi ha dato grande fiducia. Ora speriamo in un ottimo campionato."
Non è la prima volta che Stojanović si trova ad affrontare la Salernitana: "Ho giocato contro la Salernitana due volte, una delle quali nella storica stagione della prima salvezza in Serie A. In quell’occasione, i granata erano presenti in massa anche in trasferta. Fu una partita difficile, sembrava di giocare in casa per loro."
Parlando delle sue esperienze passate, il terzino sloveno ha sottolineato le differenze tra i vari campionati in cui ha militato: "Ho giocato in molti campionati, ma in Italia il calcio è vissuto in maniera totalizzante. Anche dopo l'allenamento, i tifosi ti aspettano per autografi e foto. Il livello di gioco è molto più alto rispetto agli altri tornei in cui ho militato, ma con la Dinamo Zagabria ho vinto diversi trofei e ho partecipato alla Champions League. Ho esordito in Champions con il Maribor, sfidando squadre di grande spessore, un'esperienza fondamentale per la mia crescita."
A soli 19 anni, Stojanović è diventato un punto fermo della nazionale slovena, un'esperienza che definisce come il punto più alto della sua carriera: "Indossare la maglia della nazionale è la cosa più importante per un giocatore. Sono stato per molti anni il più giovane del gruppo e ho partecipato a competizioni europee storiche per il mio Paese."
Per quanto riguarda il suo ruolo in campo, il difensore è chiaro: "Sono un terzino destro, ma posso giocare anche da esterno alto. Preferisco giocare come terzino, dove mi sento più a mio agio, ma sono pronto a dare il massimo in qualsiasi posizione mi venga richiesta. Sono più portato per l’attacco che per la difesa. Ho avuto allenatori di grande livello, come Nenad Bjelica alla Dinamo Zagabria e Matjaž Kek in nazionale. Anche Aurelio Andreazzoli, il mio primo tecnico in Italia, ha lasciato un segno importante nel mio percorso."
Con grande entusiasmo, Stojanović guarda all’imminente debutto davanti ai tifosi dell'Arechi: "Ho già giocato in stadi con tifoserie molto calde, come a Zagabria, che considero la mia seconda casa, visto che mia moglie e mio figlio sono di quella città. Ma qui a Salerno c'è un'atmosfera speciale. Quando ho affrontato i granata con l'Empoli, ho potuto percepire la passione unica di questo pubblico. Ora voglio aiutare la squadra a tornare in Serie A il prima possibile, perché questo club e questi tifosi meritano di essere nella massima categoria. La Serie B è un campionato lungo e difficile, ma con il giusto spirito possiamo farcela."
Stojanović è pronto a dare il suo contributo in campo, ma anche a ricevere l'affetto dei tifosi granata, che, come lui stesso ha dichiarato, rappresentano una delle componenti più motivanti per raggiungere gli obiettivi di stagione.