Un pareggio in salsa agrodolce quello conquistato dalla Salernitana a Cremona. La compagine granata migliora il proprio assetto difensivo, conquistando un pari contro un avversario di alto livello, ma fatica a rendersi pericolosa con gli attaccanti Jallow-Vuletich prima, e Djuric successivamente quasi mai pericolosi. A volerla dire tutta, quest'ultimo si era quantomeno guadagnato un rigore ma l'incerto Guccini di Albano Terme non ha ritenuto l'abbraccio subito dal bosniaco degno del tiro dagli undici metri. Pazienza. In attesa di fare il conto con gli errori arbitrali, queste prime sette giornate di campionato hanno evidenziato un dato importante. La Salernitana è una compagine solida, difficile da battere e con la giusta cattiveria agonistica ma che presenta, al contempo, una evidente difficoltà nel costruire azioni da gol per i suoi attaccanti. Ergo, si segna poco ma si crea ancora meno. D'altronde, le sette marcature messe a segno dopo sette giornate non sono tantissime, sono ancora meno se si considera che tre di queste sono state realizzate  in una sola partita, mentre in tre circostanze, contro Palermo, Benevento e Cremonese,  la squadra granata non ha bucato la porta avversaria. C' è una difficoltà oggettiva, ma buttare tutta la croce addosso alle punte, soprattutto se queste hanno avuto poche chance  per segnare,  appare ingiusto e non terrebbe conto del prezioso contributo offerto alla fase difensiva. La verità sta nel mezzo. Manca un bomber e, probabilmente, un atteggiamento più propositivo  ma non va neanche dimenticata la circostanza che la squadra granata ha fin qui affrontato tutte, o quasi, avversarie candidate al salto di categoria. Un inizio di calendario davvero tosto per una compagine costruita ex novo, molto fisica e con un necessario tempo di rodaggio che si deve ancora completare. E poi, basta guardare gli score dei precedenti tornei cadetti per capire quanto sia importante il detto del "prima non prenderle". Difatti con 44 reti subite nella stagione 2016/2017, la Salernitana avrebbe chiuso all'ottavo posto in classifica mentre si sarebbe piazzata al sesto per reti segnate. Nello scorso campionato, invece,  sarebbe addirittura scivolata a metà classifica per le 51 marcature incassate. Nessuna preoccupazione, quindi, soltanto la necessità di apportare degli aggiustamenti per rendere la fase offensiva un tantino più pericolosa e costante senza, tuttavia, snaturare la propria natura di squadra compatta e tignosa.  A Colantuono spetta il lavoro, ai tifosi la speranza nell'attesa del match contro il Perugia che non è poi così lontano. A cura di Armando Iannece