20 entrate e 18 uscite:missione compiuta per il diesse Petrachi. Le difficoltà sono state ingenti alla stregua dei malumori generati da una proprietà che fino alla fine ha voluto mantenere fede alla liquidazione ed abbassamento dei costi. La societa' di cui Iervolino resta il proprietario grazie al lavoro certosino di Peteachi tra cessioni e risoluzioni corroborati da ingaggi a parametro zero o in prestito, ha risparmiato più di quaranta milioni, riducendo il monte stipendi. FIno alla fine di questa finestra di mercato vissuta da autentico maratoneta, Petrachi si è dovuto adeguare ai dettami dirigenziali cedendo l'ultimo dei calciatori della vecchia gestione in dotazione organica, il difensore Daniluc. L'operazione chiusa in prestito con diritto di riscatto ha favorito il Verona che avrà il diritto di riscattare a fine stagione il calciatore, liberando per un anno la Salernitana dalla corresponsione del lauto ingaggio. Poco importa, tuttavia, che al centro della difesa resti un buco, al momento, non colmabile solo con l'ingaggio del buon Ferrari. Il trasferimento di Daniluc a Verona, tuttavia, potrebbe far sperare in un'apertura di una corsia preferenziale che Petrachi, chissà, potrà percorrere per provare a trattenere il gioiellino Braaf. Discorsi che, invero, dalle 24.00 di ieri lasciano il tempo che trovano. A parlare, ora, sarà il campo che ha già apprezzato la bonifica effettuata nello spogliatoio i cui resti Fiorillo, Bronn, Valencia, Simy, Maggiore e Sepe in gran parte hanno dimostrato di voler restare, mentalizzati e propensi al conseguimento del bene comune. La palla passa definitivamente a Martusciello bravo a conferire, da subito, una identità ed anima al gruppo. Si ricomincia da Mantova:senza paura e voli pindarici e con due fuoriclasse in dotazione, sulla panchina ed a bordo campo pronti a fare da collante e salvagente nei momenti di difficoltà. Si riparte grazie a due uomini di calcio: di questi, tempi, a Salerno, è già tanta roba.