Il Boxing Day granata si trasforma in un Santo Stefano di profonde riflessioni per la Salernitana. La sconfitta subita a Frosinone, maturata con un secco 2-0 firmato nella ripresa da Kvernadze e Ambrosino, ha lasciato scorie pesanti nell'ambiente campano. La prestazione degli uomini di Stefano Colantuono è stata al di sotto delle aspettative, con una sola conclusione nello specchio della porta avversaria, arrivata a nove minuti dal termine. Un dato impietoso che fotografa alla perfezione la situazione di una squadra incapace di reagire, apparsa scarica sia mentalmente che fisicamente.

Come se non bastasse, il rosso diretto a Ghiglione nel recupero del primo tempo ha ulteriormente complicato la situazione, lasciando i granata in inferiorità numerica per tutta la ripresa. Ma al di là degli episodi di gioco, ciò che più preoccupa è la totale assenza di grinta e di idee, fattori che hanno spinto il presidente Danilo Iervolino a intervenire con fermezza.

Vertice d'urgenza: Iervolino e Milan a confronto

Già pochi istanti dopo il triplice fischio, il patron granata ha avviato un confronto telefonico serrato con l’amministratore delegato Maurizio Milan. Un filo diretto per cercare risposte concrete a un crollo verticale che rischia di trascinare la Salernitana in Serie C, un'ipotesi che rappresenterebbe un autentico terremoto per la società e per tutta la piazza.

La situazione appare tanto delicata quanto urgente. Anche l'assenza dei vertici societari allo Stadio Stirpe ha alimentato speculazioni, con la presenza dell'imprenditore Giovanni Lombardi – indicato come potenziale nuovo socio di Iervolino – e di Filomeno Fimmanò, il cui nome circola con insistenza come possibile nuovo dirigente della prima squadra.

Colantuono e Petrachi nel mirino

Due figure, in particolare, sono finite sotto la lente d'ingrandimento: l’allenatore Stefano Colantuono e il direttore sportivo Gianluca Petrachi. Quest'ultimo, nonostante un budget di cinque milioni per il mercato di gennaio, non è riuscito a portare quei rinforzi in grado di far fare il salto di qualità alla squadra. Alcune scelte discutibili hanno messo Petrachi in una posizione scomoda, con la fiducia che sembra iniziare a vacillare.

Sul fronte tecnico, invece, Stefano Colantuono non è riuscito a invertire la rotta. La squadra, dopo il suo ritorno in panchina, continua a mostrare gli stessi limiti strutturali e caratteriali che la stanno trascinando verso il basso. La proprietà riflette sul futuro della guida tecnica, e non è escluso un avvicendamento nelle prossime ore.

Tra i nomi che circolano per un eventuale cambio spicca quello di Giovanni Martusciello, che fino a un mese fa era proprio lui sulla panchina della Salernitana. Un ritorno che avrebbe del clamoroso, considerando che la sua precedente esperienza si era conclusa con non poche difficoltà. Resta in lizza anche Roberto Breda, storico ex giocatore granata e figura molto amata dalla tifoseria, che potrebbe rappresentare una scelta più legata al cuore che alla strategia.

L’urgenza di una svolta

La situazione attuale della Salernitana impone una scelta netta e tempestiva. La squadra sembra incapace di reagire e l'ombra della retrocessione si fa sempre più minacciosa. La tifoseria, da sempre appassionata e calorosa, chiede risposte immediate e un segnale forte da parte della società.

Nel frattempo, il dialogo tra Iervolino e Milan prosegue senza sosta. Le prossime ore potrebbero essere decisive per delineare il futuro di questa stagione travagliata. Le ipotesi restano tutte sul tavolo, e nessuna può essere esclusa. Quel che è certo è che la Salernitana non può più permettersi di sbagliare. Il tempo stringe e la salvezza, oggi più che mai, appare come un traguardo che richiederà una svolta netta, tanto sul piano tecnico quanto su quello gestionale.