Con la sentenza di rigetto del ricorso del Foggia da parte del Collegio di Garanzia del Coni, la squadra dauna è stata confermata in Lega Pro così come sancito dal campo a fine campionato. Smontante le sterili teorie difensive della formazione rosso-nera che, invero, ha beneficiato di guadagni illeciti per potersi permettere i vari Iemmello e Kragle, la Salernitana è sempre più, di diritto, da considerare in serie B ai nastri di partenza del prossimo campionato. A sovvertire l'equivoco generato dal Consiglio Direttivo e creare un viatico giuridico che il Collegio di Garanzia non potrà sovvertire il prossimo 23 Maggio (dovendo esprimere un parere di cui la FiGC potrà prendere in considerazione), a salvare la squadra granata è stato il dispositivo della Corte d'Appello Federale: già, perchè quella legittimazione della decisione assunta dal consiglio direttivo di interpretare la sentenza del TFn con retrocessione del Palermo accanto alle tre già decretate dal campo, essendo la Lega l'ente organizzatore del campionato, ha costituito un caposaldo per la salvezza granata senza passare dal play-out. Di lì a cascata lo sblocco del play off ed il rigetto del ricorso del Palermo avverso il rifiuto di accogliere la richiesta di sospensiva della sentenza del TFN. Insomma, il prossimo 23 Maggio il Collegio di Garanzia non potrà fare altro che confermare tali tesi giuridiche ed esprimere un semplice parere, per altro, non vincolante sulla FIGC. La vittoria in punta di diritto è stata conquistata con buona pace di chi gridava allo scandalo secondo una tesi valida quanto quella del Foggia dinanzi al Collegio di Garanzia. Ora che la B è cucita addosso ai granata, resta lo scoglio della multiproprietà, quello sì da considerarsi insormontabile per questa proprietà.