Domani sera la Salernitana sarà in scena al Franchi contro una Fiorentina galvanizzata dalla vittoria 0-2 contro la Samp, a Genova. Sarà una sfida importante non solo da un punto di vista di classifica ma un ottimo banco di prova per i granata per rivedere ancora quella squadra spregiudicata, padrona del ritmo di gioco e metronomo dell'intensità come nella sfida vinta all'Olimpico contro la Lazio. 

Cerchiamo di analizzare il modo di giocare della Fiorentina e dare le chiavi di lettura necessarie, individuali e di squadra, tali da evidenziarne le loro caratteristiche principali di gioco e come la Salernitana dovrà approcciare a questa sfida. Per farlo, prendiamo d'analisi l'azione della viola che ha portato al primo goal di Bonaventura contro la Sampdoria, domenica scorsa. Fiorentina che in fase di possesso, gioca molo larga sfruttando l’ampiezza. Il primo goal contro la Samp deriva da un rapido recupero palla di Kouame stesso durante un azione offensiva blucerchiata. Viola che è quindi abile a giocare in ampiezza, con passaggi lunghi e filtranti.

L’esterno di attacco Kouame agisce da vero perno della rifinitura, partendo da ala sinistra, abile a recuperare palla nella trequarti blucerchiata e chiedendo subito il dialogo con Mandragora per iniziare la fase di transizione; il centrocampista viola gioca molto largo a sinistra appunto per sfuttare la corsia sinistra con una Samp che fa densita’ in mezzo al campo. La Samp non accorcia sul giocatore ma preferisce attendere per coprire a zona e non perdere il riferimento in attacco Jovic. Mandragora da ampiezza alla manovra agendo da supporto tra le linee per liberare la corsa nello spazio Kouame. In questo modo, l'attaccante ivoriano trova ampi spazi sulla trequarti della Samp per accentrarsi e agire da vero trequartista, dando possibilità alla Fiorentina di salire anche con la sua porzione destra, quindi l’arrivo di Dodô  a rimorchio e il rapido inserimento negli spazi di Bonaventura. Ikone da esterno destro stringe al centro per creare più densità quando viene richiesto lo scarico con Dodô in possesso palla; quindi Bonaventura agisce da mezzala offensiva seguendo il movimento di Dodô a tutta fascia.

Sara’ importante per la Salernitana mostrare un atteggiamento aggressivo, lo stesso mostrato dai granata contro la Lazio e Juventus, quindi la scelta di chiudersi e tenere i giocatori dietro la linea della palla vuol dire firmare per un suicidio tattico. E' opportuno primeggiare sulle seconde palle fin da subito per evitare di concedere spazi ai bravi dribblatori viola. Si dovranno tenere alti i quinti di centrocampo per accorciare in pressing preventivo sugli esterni di attacco viola, mentre i mediani granata dovranno essere attenti a chiudere tutte le linee di passaggio specie quando Kouame stringe per liberare in velocità i compagni nel rapido cambio di gioco. Dal lato sinistro ci aspettiamo un Lassana abile ad uscire dalla sua posizione per intercettare verticalizzazioni e cambi di gioco palla a terra, mentre il mediano Radovanovic dovrà seguire i movimenti di Bonaventura per limitare la sua accessibilità in area di rigore. I duelli sugli esterni saranno quindi Kouame-Bradaric e Ikone-Mazzocchi; per poter raddoppiare sugli esterni viola, Lassana da incontrista sinistro dovrà uscire in pressing largo per dare raddoppio a Bradaric sul limitare Kouame, mentre dall'altra parte, Candreva dovrà allargarsi in fase di non possesso per dare man forte a Mazzocchi, il quale avrà la responsabilità di scalare in fase di non possesso per chiudere la diagonale. Sotto un punto di vista di gestione delle riserve fisiche di Candreva, egli non sarà chiamato a contribuire a tutta fascia in entrambe le fasi, ma proprio lo stesso Radovanovic può offire essenziale copertura sugli esterni per limitare l'accesso di Ikone in zone centrali del campo.

E’ essenziale che le nostre mezzeali siano comunque entrambe abili ad assorbire i movimenti a stringere di Ikone e Kouame, mentre nella difesa a 3, se Daniliuc verrà chiamato a compito di marcatura su Jovic, Bronn dovrà dare modo di esprimere la sua bravura a saper assorbire la linea di taglio dei rapidi esterni viola negli spazi, quindi limitare i pressing preventivi ma saper chiudere lo spazio di inserimento avversario e portare l’offendente sull’esterno. In questo Gyomber è molto abile ma dobbiamo aspettare per il suo rientro in campo. 

In attacco, Piatek dovrebbe partire come punta avanzata, andandosi a collocare sull'out di sinistra tale da consentire una manovra improntata sull'ampiezza e produrre gioco sulla fascia facendo salire i centrocampisti. Dia resta il punto di riferimento in attacco andandosi a collocare in area di rigore per tradurre in opportunità ogni palla dovrà ricevere, mentre se la scelta del partner di Piatek sarà Bonazzoli, allora quest'ultimo sarà più probabile vederlo ancora nelle vesti di rifinitore, abile a giocare a palla coperta e consentire così che la mezzala Candreva da un lato e Bradaric dall'altro possano inserirsi in velocità su entrambi i binari esterni. 

Quindi dovrà essere una Salernitana completamente padrona del gioco e limitare ogni possibilità di pensiero della Fiorentina, infondendo la giusta dose di intensità di ritmo e saper ripiegare con grande fluidità durante le folate dei velici esterni viola.  Saper anche aspettare la manovra offensiva viola senza chiudersi a riccio ma produrre una rapida fase dei transizione grazie al lavoro delle mezzeali, i quinti di centrocampo ed il lavoro in ampiezza di Piatek stesso.