Il ritorno di Danilo Iervolino: Una nuova luce per la Salernitana
Dieci mesi. Tanto è passato dall’ultima volta che Danilo Iervolino si era seduto in tribuna all’Arechi. Eppure, il suo ritorno non è stato solo un gesto, ma un segnale forte e chiaro: il presidente c’è, ed è pronto a dare nuova linfa a una Salernitana che sta vivendo un momento delicato.
Iervolino, con la sua presenza, ha fatto capire quanto sia importante rimanere uniti, soprattutto nei momenti difficili. La sua figura è quella di un leader che riunisce, che dà forza e stabilità quando ce n’è più bisogno. Per i tifosi, vederlo sugli spalti è stato come ritrovare un punto di riferimento, una guida capace di infondere speranza in una stagione complicata.
Negli ultimi mesi il legame tra società e città aveva vacillato, ma ora c’è l’opportunità di ricostruire. È chiaro che, per superare le difficoltà, serve che tutti remino nella stessa direzione. E il ritorno di Iervolino sembra proprio il primo passo in questa direzione, il segnale che qualcosa può cambiare.
Sul campo, il segnale è arrivato forte e chiaro. La vittoria contro la Reggiana, decisa al minuto 100, è stata una scarica di adrenalina per squadra e tifosi. Non è stata solo una vittoria: è stato un simbolo, un messaggio di resilienza e carattere, qualità che mancavano da troppo tempo. Roberto Breda e i suoi ragazzi hanno mostrato che, con il giusto spirito, niente è impossibile. E avere il presidente sugli spalti, lì a sostenere, ha fatto la differenza.
Per Iervolino, questo ritorno non è solo simbolico. È una promessa: il legame con Salerno non si è mai spezzato. E anche se il percorso sarà in salita, c’è la volontà di riportare questa squadra e questa città dove meritano di essere. I tifosi, dal canto loro, hanno risposto con entusiasmo, dimostrando che non hanno mai smesso di crederci.
Ora, con un presidente di nuovo al centro del progetto, la Salernitana può guardare al futuro con occhi diversi. La strada è lunga, ma l’unità può fare la differenza. Perché, come si dice, insieme si vince. E Salerno, ora, è pronta a dimostrarlo.