Quindici giorni di ritiro con un punto interrogativo: Salernitana, tu come stai?
Due mesi...
In 60 lunghissimi giorni trascorsi dalla promozione in massima serie si è girato e rigirato senza sapere dove andare a sbattere la testa.
Si è cenato a menù fisso, quello del Trust, e dei paletti della federazione, per dare un senso e la continuità al sogno della massima serie rialbergato nella mente dopo 23 anni di batticuore da quel maledetto ritorno da Piacenza con il treno del dolore.
Da quel fatidico 7 Luglio (condito dal benestare della Figc all'iscrizione mediante il Trust) i tifosi non hanno più voglia di pensare, sono sempre più sbadati trovando le iniziali dei trustee (ovunque) nel proprio cuore senza sapere quest'ultimi cosa pensino, come si muovano, chi stia scoprendo le carte per sedersi al fianco delle banche al fine di acquisire la beneamata sedotta ed abbandonata.
In fondo, al netto delle peripezie, non è cambiato nulla:il vento quello della passione non è mai cambiato, il tempo non ha fatto perdere chi si cerca per restare uno accanto all'altro come sempre, per sempre.
Due mesi di Pec giunte sul filo del rasoio con il cuore in gola per una temuta disfunzione del server alll'ultimo secondo utile, salvo poi ritrovarsi sballottati a comprendere il testo di un istituto, il Trust, che tiene soltanto in vita la Salernitana, attaccata all'ossigeno di due banche ed alimentata con i son(l)dini delle emittenti tv, nella speranza che venga il principe azzurro a svegliare la bella addormentata.
Due mesi dalla promozione vissuti con il cappio alla gola prima che l'avvocato del direttore Fabiani, a seguito del "Gentile" benservito all'avvocatura romana, si fiondasse a ricostruire il "trust perfetto" utile per l'iscrizione.
Dal 10 Maggio in poi, ancor di più a seguito della costituzione del trust e l'istituzione dei due Trustee, le domande irrisolte sono state sempre le stesse: cara Salernitana, quanto vali? ;
Qual è la valutazione con perizia effettuata dall'advisor?;
Cosa pensano i trustee?;
Come accompagnano la gestione quotidiana della Salernitana?;
Chi prova a sedersi al tavolo, scoprendo le carte e formulando l'offerta della liberazione?
Chi, semmai ci fosse qualcuno seriamente intenzionato, è pronto ad investire su di una squadra allestita con l'elemosina in tranche dei diritti televisivi, nell' attesa di una vendita tramutatasi in un parto podalico senza scadenza?
Dubbi e perplessità che restano irrisolti eppure il 31 Dicembre, data della nascita o della cancellazione definitiva dalla mappa del professionismo, non è poi così lontana.
Ed allora c'è qualcuno che risponda, al telefono o a mezzo email, alla più sincera e diretta delle domande:Salernitana, chi viene a prenderti?