Probabili formazioni, clima teso e retroscena storici: il match vale più dei tre punti
Derby campano infuocato al Menti: Juve Stabia e Salernitana si giocano tutto

A Castellammare di Stabia è tutto pronto per una sfida che sa di storia, di rivalità e soprattutto di sopravvivenza. Il Romeo Menti sarà il teatro del derby campano tra Juve Stabia e Salernitana, valido per la 32ª giornata di Serie B, in programma alle 19:30. Un incrocio dal sapore intenso, che va ben oltre i confini del campo: da una parte la determinazione feroce delle vespe, pronte a difendere il proprio orgoglio e puntare ai playoff; dall’altra, l’angoscia dei granata, risucchiati nei bassifondi della classifica e costretti a vincere per non precipitare.
La Juve Stabia arriva al grande appuntamento con tre risultati utili consecutivi e una voglia matta di scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo derby, riscattando simbolicamente una ferita ancora aperta: quella finale playoff di Serie C del 1994, persa proprio contro la Salernitana per 3-0 al San Paolo. Un risultato amarissimo per i tifosi stabiesi, reso ancora più bruciante dal terzo gol messo a segno da un certo Roberto Breda, oggi alla guida dei rivali granata. Come in un romanzo dal finale sospeso, il tempo ha chiuso il cerchio, e adesso la Juve Stabia ha l’occasione di ribaltare il destino davanti al proprio pubblico. Per i ragazzi di Guido Pagliuca sarà una battaglia col coltello tra i denti, in un ambiente che si preannuncia rovente.
Sul piano tattico, il tecnico conferma il consueto 3-4-2-1: davanti a Thiam, linea difensiva composta da Ruggero, Peda e Bellich. Sulle fasce agiranno Mussolini e Fortini, mentre la regia è affidata al duo Leone-Buglio. Sulla trequarti, Candellone sarà affiancato da uno tra Piscopo e Mosti, con Adorante unico riferimento offensivo. Out Piscopo per un problema fisico, mentre recuperano Varnier e Dubickas.
La Salernitana, invece, affronta il match come un’ultima spiaggia. Dopo il pesante ko interno contro il Palermo, la squadra di Roberto Breda è chiamata a reagire immediatamente. I granata non vincono in trasferta da ottobre e oggi si giocano una fetta importante di permanenza in Serie B. La società è consapevole della gravità del momento, tanto che il presidente Danilo Iervolino ha fissato un premio salvezza da ben 3 milioni di euro per motivare l’ambiente. Ma adesso la parola passa al campo. Spetterà ai calciatori e a Breda dimostrare che la squadra ha ancora fame e orgoglio per invertire la rotta.
Anche i granata si disporranno con un 3-4-2-1. Davanti a Christensen, confermati Ferrari e Lochoshvili, con Ruggeri che prenderà il posto dello squalificato Bronn. Sulle fasce spazio a Stojanovic e Corazza, con Zuccon e Soriano a formare la diga centrale. In attacco fiducia a Cerri, supportato da Verde e Tongya, che ha convinto nelle ultime uscite. Indisponibili anche Wlodarczyk per infortunio e Reine-Adelaide per scelta tecnica. Aggregati dalla Primavera Nunziata e Fusco.
Probabili formazioni
Juve Stabia (3-4-2-1): Thiam; Ruggero, Peda, Bellich; Mussolini, Leone, Buglio, Fortini; Candellone, Mosti; Adorante.
A disposizione: Matosevic, Signorini, Quaranta, Rocchetti, Baldi, Varnier, Andreoni, Meli, Gerbo, Maistro, Louati, Dubickas, Morachioli, Sgarbi.
Allenatore: Guido Pagliuca.
Salernitana (3-4-2-1): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Stojanovic, Zuccon, Soriano, Corazza; Verde, Tongya; Cerri.
A disposizione: Corriere, Sepe, Ghiglione, Guasone, Njoh, Nunziata, Caligara, Girelli, Hrustic, Fusco, Raimondo.
Allenatore: Roberto Breda.
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido. Assistenti: Tegoni e Giuggioli. Quarto uomo: Mastrodomenico. VAR: Ghersini. AVAR: Baroni.
Diretta TV: Dazn e Prime Video.
Considerazione finale:
Il derby del Menti si preannuncia incandescente, non solo per l'importanza della posta in palio ma anche per la storia che lega indissolubilmente queste due squadre. Castellammare è pronta a spingere la Juve Stabia verso il sogno, mentre Salerno trattiene il fiato e spera di non sprofondare nell'incubo. In mezzo, novanta minuti che promettono scintille, tensione e, forse, una piccola vendetta sportiva attesa da trent’anni.