Iervolino: "La gente contesta chi non suda la maglia. Ce la metteremo tutta per uscire da questa situazione"
L'intervista del Corriere dello Sport al Presidente della Salernitana
Il Presidente della Salernitana Danilo Iervolino ha concesso un'intervista al "Corriere dello Sport", in cui il patron granata ha toccato diversi argomenti:
Sul momento della Salernitana
«Non credevo potessero esserci tante variabili. Oggi abbiamo una squadra in zona retrocessione pur avendo investito molto e disponendo di ben dieci nazionali. Evidentemente c’è bisogno di altro. Soprattutto di serenità e personalità. Ma ce la metteremo tutta per uscire dalle secche in cui ci troviamo».
Sui diritti tv
«Abbiamo perso una grande opportunità per ammodernare il calcio italiano. È mancata una visione unitaria. Avremmo potuto effettuare una lotta efficace e radicale alla pirateria e fornire un servizio innovativo ai tifosi, coinvolgendoli in tutta l’attività: dai sondaggi al calendario, dai ritiri alle iniziative sociali collaterali. Inoltre avremmo potuto offrire prezzi calmierati ai tifosi e alle famiglie. Anche costruendo tutto ciò in un medio periodo attraverso una startup innovativa. La maggioranza dei club di Serie A non ha voluto osare. Avremmo potuto gestire le sorti del calcio con le nostre mani. Invece siamo nelle mani di altri per i prossimi 5 anni».
Sulla posizione in classifica
«Qualcosa in realtà l’abbiamo fatta. Tre anni consecutivi in Serie A non era mai successo nella storia calcistica di questa città. Abbiamo ottenuto risultati positivi giocando alla pari con grandi club. Tuttavia per una mentalità vincente occorre tempo. E qualche errore ci ha penalizzati. L’importante è non ripeterli. I nostri tifosi sono critici nei confronti di questa squadra anche perché consapevoli degli investimenti fatti dalla società e provano disagio a vedersi laggiù in classifica. Constatare tante disattenzioni e vedere gente che non suda la maglia, è questo che la gente patisce e contesta. Non altro».
Su Sousa
«Nel calcio i rapporti personali debbono prescindere da quelli lavorativi che dipendono unicamente dai risultati. La nostra intesa sul piano umano resta intatta. Ma avrei voluto altri risultati. Un tecnico è il capo dei calciatori e quando le cose non vanno deve risponderne inevitabilmente lui».
Su Inzaghi
«Noi dobbiamo essere concentrati e credere nei nostri mezzi che non sono pochi. Se ritroveremo la condizione fisica e l’entusiasmo riusciremo a guarire. Inzaghi è un ottimista vincente. Tuttavia non ci faremo trovare impreparati sul mercato».