Gerardo Soglia: il sogno di un ritorno alla guida della Salernitana nel segno di suo padre Peppino
In un momento particolarmente delicato per la Salernitana, una voce familiare e carica di passione si è levata con forza. Gerardo Soglia, figlio dell'indimenticabile Peppino Soglia, storico presidente granata, ha espresso pubblicamente il desiderio di rilevare la società, riportando al timone una famiglia che ha sempre rappresentato un simbolo di amore incondizionato per i colori granata.
Intervenuto nella trasmissione "Gol su Gol" su Lira TV, Gerardo ha parlato con il cuore in mano, lasciando trasparire non solo la sua intenzione di aiutare concretamente la Salernitana, ma anche il legame indissolubile che unisce la sua famiglia alla storia del club. «Sono prima di tutto un tifoso della Salernitana – ha dichiarato – e oggi più che mai sento il dovere di fare qualcosa per questa squadra, che per me rappresenta molto più di una semplice società di calcio.»
La notte precedente, Gerardo aveva affidato ai social un messaggio toccante, carico di emozione e simbolismo. «Stanotte ho sognato mio padre. Lo vedevo preoccupato mentre parlava con San Matteo, chiedendosi come poter aiutare la Salernitana. Anche dal cielo, so che non ha mai smesso di essere il più grande tifoso granata.» Parole che risuonano come un ponte tra passato e presente, un richiamo alla memoria di Peppino Soglia, il cui amore per la Salernitana continua a vivere nel cuore del figlio.
Gerardo non è nuovo al mondo dello sport e della gestione sportiva. La sua esperienza come presidente della Pallacanestro Salerno, portata dalla Serie C alla Serie B nel 2002/2003, e come guida del Pescara Calcio, dove ha contribuito alla crescita di talenti come Marco Verratti e Peppe Poeta, rappresentano un biglietto da visita importante. Ma è lo stesso Gerardo a sottolineare come il successo di una squadra non si misuri solo con i risultati sportivi: «Ho capito che senza un legame viscerale con la città e con i tifosi, è impossibile portare avanti un progetto vincente. È il cuore che muove tutto.»
Il suo appello è chiaro: la Salernitana ha bisogno di cuore, di appartenenza e di una guida che sappia unire la passione alla competenza. «Oggi servono più che mai quei valori che costruiscono successi duraturi e che riescono a unire le persone attorno a un'unica bandiera.»
Queste parole suonano anche come un messaggio diretto all'attuale proprietario Danilo Iervolino, che proprio oggi, 31 dicembre, festeggerà tre anni dall'acquisizione della Salernitana. Il richiamo di Gerardo Soglia non è un semplice desiderio personale, ma sembra riflettere il sentimento di una parte significativa della tifoseria, che vede nella famiglia Soglia un simbolo di stabilità, passione e appartenenza.
L'auspicio di Gerardo è chiaro: fare del 2025 l'anno della rinascita per la Salernitana. «Mio padre, da lassù, farà la sua parte. Ma ora tocca a noi tifosi, qui sulla terra, dare tutto ciò che possiamo per riportare questa squadra dove merita di stare.»
La piazza granata ascolta con attenzione queste parole, mentre il futuro della Salernitana sembra essere avvolto in un'atmosfera di attesa e speranza. La famiglia Soglia ha dimostrato, con i fatti e con la storia, di sapere cosa significhi davvero amare questi colori. Ora, il pallone passa nelle mani di chi ha il potere di decidere, ma la voce di Gerardo Soglia ha già lasciato un segno indelebile nei cuori dei tifosi granata.