Quel Venezia-Salernitana del 14 dicembre '97
È la classica giornata invernale. Un sole tenue illumina il cielo e riscalda le gradinate dello stadio Pier Luigi Penzo. Un'aria rigida e tagliente accompagna le carovane in Laguna. È attesa la gara più importante della stagione. Quella che può stravolgere la classifica e ridisegnare la nuova capolista. Per riscrivere una pagina di storia. A tinte granata. Gruppi di tifosi abbandonano il Golfo e si trasferiscono al Nord. Per sognare la possibile rimonta. La Bersagliera è incollata ai veneti e con un successo può concretizzare il sorpasso. Venezia a quota 29 punti, Salernitana staccata di due lunghezze. Il calendario recita quattordicesimo turno del campionato. L'appuntamento rappresenta la fuga per l'una e l'occasione di ribaltare la situazione per l'altra. E il Cavalluccio non si fa trovare impreparato. Fantastica sul primato, spera di agganciare la vetta e immagina di ottenere lo scettro. Alla trasferta ci si approccia senza timori e paure. La formazione, catechizzata a dovere da Delio Rossi, aspetta il momento giusto per colpire i padroni di casa. E ci pensa il bomber, Marco Di Vaio, a sbloccare il risultato al 29' con una conclusione direttamente da calcio piazzato. Un percorso in discesa per i granata, salvati dagli interventi prodigiosi e miracolosi di Daniele Balli. Al 74', però, ci pensa ancora il goleador romano - che al termine della stagione si piazzerà sul gradino più alto della graduatoria dei marcatori - con un tiro potente a battere Attilio Gregori e regalare il doppio vantaggio ai compagni. È a pochi minuti dal termine che il cuore salernitano può esplodere e liberarsi in un grido di gioia. Renato Greco, chiamato a sostituire Edoardo Artistico, insacca il traversone di Vittorio Tosto e sancisce la definitiva vittoria in Laguna. Il cammino nel torneo resta lungo. La Salernitana incappa in qualche piccolo passo falso durante la stagione e viene riagganciata due volte dallo stesso Venezia in cima alla classifica. Ma il copione, a partire dalla ventitreesima giornata, resta identico. Un monologo per la squadra di Rossi che si aggiudica il titolo e stacca il pass per la massima competizione italiana.