È un rendimento che non va bene, se avessimo fatto 5-6 punti in più in trasferta avremmo tutta un'altra classifica, l'anno scorso ho avuto una situazione simile a Terni. È logico che a breve spero di avere una gerarchia più marcata, in effetti 28 è un numero che a volte mi dà troppe scelte, ma non è un alibi. I secondi tempi fatti a Carrara e con il Frosinone dimostrano che il gruppo è unito e che i ragazzi ci tengono, dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo. Possiamo portare avanti tutti i moduli, per poi cambiare in corso d'opera. Abbiamo affrontato una squadra che aveva cambiato allenatore pochi giorni prima, non avevamo uno storico ma abbiamo cercato di studiare l'allenatore nelle sue gestioni precedenti. È bastato tra il primo e il secondo tempo dire tre cose e abbiamo aggiustato il tiro. È vero che abbiamo 9 centrocampisti, ma ci sono 2-3 che sono quasi seconde punte. Questo non è un gruppo che molla, ovviamente dobbiamo fare sicuramente di più, ma partiamo da una base e da un atteggiamento che è già da squadra. Per il discorso delle porte aperte ne abbiamo già parlato, l'idea di farlo una volta all'Arechi c'è, bisogna studiare il momento giusto. Zuccon sta entrando molto bene, potrebbe iniziare anche dall'inizio. Domani affrontiamo una squadra in salute, che gioca in uno stadio caldo, ma che ha anche dei punti deboli. Se vogliamo cambiare marcia fuori casa dobbiamo farlo alla prima occasione utile. Faccio fatica a fare una tabella salvezza, domenica nonostante il pareggio abbiamo recuperato un punto sulle squadre davanti che hanno perso”.