Giunto nel mercato di Gennaio, voluto fortemente dal direttore sportivo Imborgia, Antonino Cardinale riuscì a prendere per mano e traghettare con le sue geometrie, la Salernitana del patron Antonio Lombardi e dei costruttori dell'Ance verso la semifinale play-off con il Genoa. Intervenuto ieri nel corso della trasmissione Assist oltre il 90^, l'ex centrocampista granata non le ha mandate a dire, mostrando in modo chiaro ed inequivocabile il proprio pensiero: "Non ho visto la partita con il Brescia ma ho seguito attraverso il risultato ed ho notato la tripletta di Alfredo Donnarumma. Dispiace, ci sono rimasto male a maggiore ragione per il fatto che ha segnato un attaccante che la Salernitana aveva già in casa. Il perché Donnarumma non giochi più a Salerno dovreste dirlo al direttore sportivo ed alla società granata. Perderlo penso sia colpa di Fabiani e della società. Entrambe le componenti - prosegue Cardinale - hanno lavorato male sul calciatore. Una società che punta in alto non può privarsi di un giocatore così importante per la categoria. A volte Donnarumma, quando impiegato, è stato fatto giocare da esterno, in un ruolo non suo. Non voglio andare oltre perché non mi compete. L’organico attuale della squadra credo che possa ambire ai play off. Intanto bisogna far quadrato intorno alla società dato che Colantuono, pare, sia in discussione. Ci sono tante squadre ben attrezzate per i play off, non bisogna più perdere punti. In mediana ci sono buoni giocatori che verticalizzano poco. E’ pur vero che in quel ruolo ci sono pochi elementi bravi, vedasi Tonali, già ambiti sul mercato. Di Gennaro ha fatto bene in quel ruolo qualche anno fa, ora spetta al direttore intervenire in quei reparti in cui ci sono le carenze."