A Pescara con il cuore in gola: come già accaduto nell'occasione del maledetto spareggio con il Cosenza. Alla stregua di quel dentro-fuori deciso da Marulla, la Salernitana è artefice del proprio destino, questa volta da cambiare nella sorte. C'è una categoria ed una dignità sportiva da preservare maneggiata da chi ha in qualche modo, da quattro anni, esaltato una non programmazione societaria, stagnante e come tale rischiosa. La Salernitana affidata allo "psicologo" di Ponsacco dovrà aver ritrovato sè stessa prima di scendere all' "Adriatico Cornacchia" che, generalmente, non porta bene ai colori granata. Ma se la storia è fatta per essere cambiata, la formazione granata ha l'obbligo di riscrivere l'ultima pagina utile a cancellare quelle precedenti ingiallite da prestazioni sotto tono. Motivazioni a go-go, cuore oltre l'ostacolo e supporto dei tifosi granata che saranno, come sempre, pronti a sostenere i granata. Con il cuore il gola ed un orecchio alla radiolina ritrovando i calciatori quelle fatidiche iniziali nei muscoli e nella mente, necessarie a sciolinare una prestazione di carattere. Perchè a Salerno da una settimana non si ha più voglia di pensare e si è sempre più sbadati con un solo interrogativo che balena nella mente: Salernitana, è tempo di combattere: tu come stai?