La luce in fondo al tunnel nella settimana in cui la Salernitana ha disputato due incontri ravvicinati in appena quattro giorni: tra Livorno e Venezia poteva effettuarsi la fatidica svolta per Davide Di Gennaro. Il centrocampista tanto atteso, il colpo da novanta del calciomercato, con i toscani ha disputato una partita in crescendo, schierato da trequartista, ma nel primo tempo ha faticato a trovare la posizione, salvo poi accentrarsi ed andare più spesso alla conclusione. Con il Venezia, schierato da titolare nel ruolo di mezz'ala, eccezion fatta per la traversa, è risultato un anarchico completamente avulso dagli schemi. Lotito ha colto l'occasione per discutere con il giocatore, ravvisando nello stesso un problema di approccio mentale alla categoria che aveva lasciato da due anni. Uscito dalla "quarantena", la speranza è che ora il calciatore si sia mentalizzato sulla stessa lunghezza d'onda del proprio allenatore che lo vede come trequartista o mezz'ala al fianco di un insostituibile Di Tacchio. Il giocatore, invece, preferirebbe giocare più da play-maker davanti la difesa, ruolo che gli consentirebbe di centellinare meglio le energie in attesa di ritrovare il ritmo partita. E qui viene il difficile: da un lato la società dopo aver parlato con il calciatore, si attende una risposta dallo stesso ed un maggiore impiego. Dall'altro, l'allenatore, convinto delle proprie scelte, dovrà in parte derogare dalle stesse per far contenti tutti. Alla fine urge un "compromesso storico" nella speranza che il calciatore, finalmente, faccia valere con continuità il proprio valore aggiunto rimasto ancora negli spogliatoi...