Un autentico muro difensivo. Poche parole per riassumere le prestazioni offerte da Raffaele Schiavi in questo inizio di stagione. Assunte le vesti di capitano della Salernitana, il centrale classe 86' ne è diventato ben presto un leader. Attaccamento alla maglia, concentrazione costante  ed un pizzico di "cazzimma" per diventare ben presto un elemento imprescindibile della retroguardia granata. Ma Schiavi non si scompone preferendo mantenere i piedi per ancorati a terra:"Leader è una parola grossa, un solo giocatore non va da nessuna parte, a contare è sempre la squadra nel suo complesso. Quest'anno si è creato un grande gruppo composto da tutti bravi ragazzi. Chi gioca meno si allena sempre al 100%. Ciò fa crescere un gruppo tanto da fargli raggiungere qualcosa di importante". Così in diretta telefonica ad #Assist, in onda ogni martedì sera su SEITV (819dtt). Contro il Verona una vittoria per la classifica ed anche per i tifosi che aspettavano la rivincita sportiva da oltre sette anni.. " Sapevamo che i tifosi tenevano molto a questo match, ma non l'abbiamo caricato in quanto ci era già successo di farlo in passato e ci era andata male. La partita è stata preparata benissimo, sia da un punto di vista mentale che tattico. Bravo il mister Colantuono. Una vittoria senz'altro meritata." Un Verona che potrebbe aver sottovalutato la Salernitana? "Non credo, la compagine scaligera ha giocatori esperti e di categoria superiore come Matos, giusto per fare un esempio. E' stata la Salernitana a fornire una prestazione da alto profilo ed a guadagnarsi un successo meritato. Dopo la sconfitta di Benevento ed il pari casalingo contro l'Ascoli sapevamo di dover fare una grande prestazione. E ci siamo riusciti." Contro il Verona sei uscito ad inizio ripresa dal rettangolo verde, come stai? "E' stato solo un affaticamento. Oggi mi sono allenato con la squadra, è tutto ok". Difesa a tre oppure a quattro, dove si trova meglio Schiavi? "A dire il vero ho giocato sia in una difesa a tre che a quattro, e non ho riscontrato alcun tipo di problema. L'importante è come viene interpretata una partita, scendere in campo, dare tutto e fare le cose che dice il mister. E poi, essendo giocatori esperti, ritengo che la scelta di un modulo non possa rappresentare certo un problema." E' il tuo miglior inizio di stagione con la casacca granata? "Sicuramente. Fermo restando che  anche il primo anno partii bene salvo poi subire un infortunio. Dopodiché, ho fatto fatica a recuperare anche perché i campi dove ci allenavamo non mi aiutavano tanto. Da quest'anno abbiamo un nostro centro sportivo, completo in tutto. Al riguardo, mi sento di  ringraziare lo staff tecnico che in ritiro mi ha fatto lavorare tanto. E' vero, c'è sempre da migliorare ma finalmente sono ritornato ai livelli del passato." E poi, hai fatto diversi sacrifici pur di rimanere a Salerno e rinnovare il contratto sino al 2020.. "I primi due anni a Salerno non avevo fatto bene. Avevo delle offerte ma non potevo andarmene senza aver dimostrato chi ero. Non fa parte della mia persona. L'ho presa come una sfida per far ricredere coloro che non credevano in me." C'è qualche sassolino dalla scarpa che vorresti toglierti? "In passato c'erano delle persone che erano prevenute anche se non ho mai compreso il motivo. Personalmente sono sempre stato in silenzio in quanto è il campo a dover parlare. Quando sbaglio sono il primo a prendermi le critiche ma  in alcune partite mi veniva puntato il dito contro pur non avendo responsabilità. Tuttavia, non ho mai detto una parola fuori luogo ma ho sempre continuato a lavorare. Non devo dimostrare niente ad alcuno. So chi sono e cosa posso dare a questa maglia che sento mia." Con Schiavi anche Mantovani si sta caratterizzando per prestazioni importanti... "Mantovani è un ragazzo strepitoso, si allena sempre al 100% ed ha ampi margini di miglioramento. Deve soltanto continuare su questa strada, dopodiché, vedendo anche i difensori che attualmente ci sono in massima serie, credo che potrà tranquillamente giocare in serie A." E intanto, dopo il Verona, i tifosi si aspettano un successo anche contro il tecnico Mandorlini le cui performance "canore" non sono ancora state dimenticate.. "In effetti quella canzoncina tutto il Sud d'Italia non l'ha dimenticata. Ad ogni modo, andremo a Cremona per disputare la nostra partita e dimostrare quanto fatto in casa contro il Verona. Partite facili in serie B non esistono, si può perdere contro l'ultima e battere la prima in classifica. La compagine grigiorossa è forte in tutti i suoi reparti, dal portiere sino all'attacco. Basti pensare a Terranova che vinto il campionato con il Frosinone, Arini con la Spal e Castagnetti con l'Empoli. Senza dimenticare Paulinho, Carretta. Sarà tutt'altro che un match semplice." Dalla difesa all'attacco. Come fare per aiutare Djuric che sta facendo un pò fatica? "Non sta facendo fatica. Milan attira su di se' mezza difesa avversaria creando spazio per gli altri, e per noi è fondamentale. Quando non si riesce a giocare è sufficiente lanciargli la palla che  ti fa respirare.  Svolge un grande lavoro per la squadra." A cura di Armando Iannece