Salernitana come Penelope, crea e disfa. Reduce dall'importante vittoria conseguita a Palermo contro la capolista, la compagine allenata di Gregucci si rende poi protagonista di una prestazione scialba e senza idee contro il Lecce. Un netto passo indietro che la fa sprofondare nuovamente nella pancia della classifica cancellando in un sol colpo quel lampo di entusiasmo creatosi dopo la rete di Casasola al Barbera. Una sconfitta meritata, contro un avversario di qualità, tecnicamente più forte, organizzato e, soprattutto, con le idee ben chiare anche in ottica mercato. Eh già, il mercato, che alla Salernitana ha finora portato fin qui Minala ( fermo da sei mesi ) e tal Memolla ( fermo da un anno quasi), giunti in granata nella seconda metà di gennaio, a differenza della compagine salentina che il primo gennaio aveva già bloccato Tachtsidis e che a breve ufficializzerà Tumminiello. E ieri il greco ha dato spettacolo, sotto le direttive sapienti di un tecnico capace come Liverani. A Salerno, invece, si è pensato a non smantellare, manco fosse la Salernitana nelle prime 5/6 posizioni in classifica, quando, poi, nostro avviso, era lecito attendersi che la stessa venisse  maggiormente rinforzata. Anche perché i difetti di questa squadra erano ben noti da due mesi a questa parte, e non poteva certo essere la vittoria di Palermo a cancellarli in un amen. Rinforzi che lo stesso Gregucci si attende entro il 31 gennaio. Un attaccante ed un centrocampista, ma probabilmente anche una mezz'ala per provare a fare quel salto di qualità che  il cambio in panchina non ha garantito. Perchè in campo scendono sempre i calciatori, oggi contestati e tacciati come mercenari ( ma quale lavoro non lo è?) ma che, probabilmente, prestazioni alla mano, semplicemente non sarebbero quei top player immaginati ad agosto scorso. Tempo se n'è perso, così come la scia di entusiasmo post Palermo, ma raggiungere i playoff è ancora possibile seppur con la consapevolezza ben salda che, ad oggi, questa Salernitana è nettamente inferiore, sia nella qualità degli uomini che nel gioco, a sei-sette squadre che la precedono. Urgono rinforzi, che farà Lotito?