Mikael, il flop di Sabatini: La Salernitana rescinde il contratto dell'attaccante brasiliano
Il mondo del calcio è spesso teatro di storie curiose e inaspettate, e quella di Mikael alla Salernitana non fa eccezione. L'attaccante brasiliano, giunto a Salerno tra grandi aspettative e un pizzico di mistero, si è rivelato un flop, un investimento fallimentare dell'ex direttore generale del club, Walter Sabatini.
Mikael era stato accolto con entusiasmo dai tifosi brasiliani, al punto che, la sera del suo trasferimento alla Salernitana, gli intermediari dovettero nasconderlo in auto per evitare che la folla, ancora in estasi per una sua recente tripletta, scoprisse del suo improvviso addio. Tuttavia, in Italia, la carriera dell'attaccante ha preso una piega del tutto diversa.
Il giocatore, legato al club granata da un contratto fino al 2026, ha collezionato appena 80 minuti di gioco in Serie A. Nonostante un ingaggio iniziale di 1,2 milioni di euro lordi, ridotto a 750mila euro con la retrocessione in Serie B, Mikael è diventato un peso insostenibile per la società. Le sue prestazioni non sono riuscite a convincere e le offerte per un suo trasferimento sono state inesistenti.
Più che per le sue prestazioni in campo, Mikael è stato noto a Salerno per la sua passione per la gastronomia locale. Spesso in sovrappeso e poco professionale, l'attaccante brasiliano ha passato più tempo nei ristoranti che sul campo di allenamento, dimostrando una mancanza di impegno che ha deluso profondamente la dirigenza e i tifosi.
Dopo aver tentato invano di trovare una sistemazione per l'attaccante, Petrachi, subentrato a Sabatini, ha deciso di rescindere il contratto, pagando una buonuscita di 500mila euro. La scelta di svincolare Mikael ha permesso al club di risparmiare un ulteriore anno di stipendio, risorse che Petrachi ora intende reindirizzare verso nuove operazioni di mercato a basso costo.
Nel frattempo, la Salernitana deve fare i conti con altri problemi in rosa. Gli infortuni di Tongya e Dalmonte hanno costretto il ds a cercare alternative. Una possibilità è rappresentata da Falco, che però sembra destinato ad un altro club, dopo aver effettuato le visite mediche con la Carrarese. Petrachi dovrà quindi decidere se puntare su Edera, un giocatore che ha già avuto sotto la sua ala al Torino e che potrebbe rappresentare una soluzione temporanea in prestito con diritto di riscatto.
Questa vicenda rappresenta una lezione per la Salernitana e un monito per le future operazioni di mercato: le aspettative, spesso, devono fare i conti con la realtà del campo, e un nome altisonante non garantisce sempre il successo sperato.