La Salernitana perde la seconda partita nel suo campionato, interrompendo una striscia positiva di 6 gare. Al Penzo arriva una brutta battuta d'arresto che in parte ridimensiona, forse salutarmente, i granata dopo la sbornia di mercoledì scorso. Gli uomini di Colantuono rientrano in campo come ne erano usciti: poco movimento senza palla, manovra sterile e poco incisiva. Il primo cambio arriva già dopo l'intervallo con l'oggi deludente Di Gennaro, che pare abbia riportato un fastidio muscolare, sostituito da Odjer. Dopo un quarto d'ora di nulla, il trequartista brasiliano Andrè Anderson subentra a Palumbo e, al primo pallone toccato, impegna subito Vicario con un rasoterra sul primo palo che il portiere veneto blocca a terra. Il brasiliano è tra i più attivi in una Salernitana in difficoltà a scardinare l'ordinata fase difensiva avversaria, che al 66' si lascia sfuggire Djuric su un'imbucata di Odjer, con Vicario abile a chiudergli lo specchio della porta e la linea di passaggio per un Bocalon appostato a centro area. Al 74' né Di Tacchio, né Djuric, né Schiavi riescono a sfruttare una sponda di Mantovani dagli sviluppi di un calcio di punizione. Subito dopo Colantuono si gioca l'ultimo cambio: dentro Jallow per un inconcludente Djavan Anderson, si passa ad uno spregiudicato 4-4-2 col gambiano e il giovane Andrè Anderson sulle corsie laterali. La Salernitana però si è innervosita e non riesce mai ad azionare la velocità del numero 30, anzi esponendosi al contropiede avversario all'85, con Segre che sciupa su assistenza di Di Mariano. A nulla servono i 5 minuti (più uno supplementare) di recupero concessi dal signor Minelli, con la Salernitana mai pericolosa dalle parti di Vicario. I granata perdono il treno secondo posto, rimanendo comunque in piena zona playoff, piazzandosi (in attesa dell'impegno del Lecce) al quarto posto in classifica.