La Salernitana di Menichini si appresta alla gara della vita: l'ultimo appello nell'ultimo match della stagione che vale quale dentro o fuori dopo una serie di match ball sprecati nel corso degli ultimi tre mesi di campionato. Quattordici i punti di distacco tra la formazione di Pillon e quella allenata dal tecnico di Ponsacco: 14 come l'ultimo successo siglato da Raffaele Palladino all'"Adriatico Cornacchia". Questa volta il successo varrebbe la permanenza in B e la fine di un incubo nell'anno del centenario. C'è una storia da preservare, un risultato da conseguire nello stadio che ha fatto versare solo lacrime. Menichini riparte proprio da dove aveva iniziato nel bis concesso dalla società in cadetteria quando il tecnico di Ponsacco fu chiamato a sostituire Vincenzo Torrente sulla toda della nave. Allora fu 2-2 con Coda sugli scudi: altra storia, ma quel pareggio contribuì alla salvezza conseguita all'ultimo respiro nello spareggio play-out. Magari, chissà, anche un x potrebbe regalare la liberazione della Salernitana in caso di risultati positivi provenienti dalle gare di Livorno e Foggia. Sarà una lotta di nervi, quelli che l"entusiasmo" amico irrinunciabile di Menichini ha sempre portato a buon fine. E' questo l'augurio perchè in momenti così ci si appella, davvero a tutto, pur di non dover ritornare nell'inferno calcistico.  La dignità di 100 anni in 90': Salernitana, dipende tutto da te...