Seppur in prossimità del Carnevale, la Salernitana resta indietro, provando con l'"albero di Natale" a scardinare le difese avversarie. Angelo Gregucci le sta provando tutte per riuscire nel compito impervio di attribuire profondità e pericolosità alla manovra granata. Emanuele Calaiò avrebbe bisogno di ritrovare gradatamente la condizione dopo gli oltre 6 mesi di assenza dal rettangolo verde, ma l'asfitticità di Jallow e Djuric suonano come  un campanello d'allarme. Calaiò, tuttavia, non può assicurare un movimento sul fronte offensivo, ma necessita di essere "ottimizzato" nel massimo delle proprie forze e nell'ambito del minutaggio minimo che ha, attualmente, nelle gambe. Ed allora per provare a fare "densità" nell'area di rigore avversaria ove far stazionare per più tempo possibile l'"arciere", Gregucci sta pensando al 4-2-3-1. In tale modulo, Lopez e Casasola fungerebbero da terzini con Migliorini ed, eventualmente, Bernardini coppia centrale. In mediana Minala e Di Tacchio agirebbero quali schermi protettivi mentre Jallow, A. Anderson e D. Anderson dovrebbero assicurare i giusti e costanti rifornimenti alla prima punta Calaiò. Basterà tale ennesimo tentativo per assicurare profondità e pericolosità alla Salernitana? Al "Del Duca" l'ardua sentenza...